La poesia che scende in strada

La poesia che scende in strada

“Scosta il microfono:/che si senta/soltanto l’eco”. “Non passa mai nessuno di qui/intuisco una bicicletta, dietro le spalle/una droga infinita sotto la neve”. “Si è fatto tardi:/è ora che torni sulla mia strada”. Camminando per Firenze può capitare di vederle sui muri, sugli sportellini di metallo dei contatori, poesie “emancipate” e liberate dalle corsie delle righe di un libro, che catturano la coda dell’occhio...

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