Questo è il periodo delle vacanze…certamente non per tutti. Diverse le destinazioni, alcune di esse sono prese d’assalto da turisti di tutto il mondo…Ogni anno la storia si ripete, ci sono luoghi che incantano per bellezza, storia e cultura…forse perchè cominciamo a conoscerli da tempi antichissimi e cresce in noi il desiderio di incontro con una realtà magari solo letta.
Così arriviamo in Sicilia, precisamente in un villaggio di pescatori chiamato Aci Trezza, situato nella costa orientale dell’isola, magari con l’intento di ‘sentire’ l’ odore di salsedine o vedere l’osteria della Santuzza. Questa è la cornice del celebre romanzo: “ I Malavoglia “ dello scrittore italiano Giovanni Verga pubblicato nel 1881, uno dei capolavori del verismo italiano. In questo villaggio vive la famiglia “ Malavoglia”, protagonista del romanzo: pescatori, onesti lavoratori che cercano di sopravvivere alle ‘burrasche della vita’, lo fanno grazie alla coesione al senso del dovere e alla famiglia.
“ Per menare il remo bisogna che le cinque dita s’aiutino l’un l’altra,”
ripeteva padron ‘Ntoni’ uno dei tanti personaggi descritti in modo attento e profondo, così da restituirci il racconto di una società non molto diversa dalla nostra. Vale la pena conoscerli per accogliere infinite riflessioni.
‘La longa’: figura materna della famiglia, una donna che vive la tradizione e le superstizioni, tanto da influenzare le scelte della famiglia.
‘ Maruzza’: donna devota che spesso si sacrifica, esempio prezioso di resilienza.
‘Bastianazzo’: marito di ‘Maruzza’ un uomo fragile, spesso influenzato dalle decisioni della famiglia.
‘Ntoni’: é uno dei nipoti, giovane e ambizioso, alla ricerca della libertà, desideroso di una vita migliore per tutti.
‘Alessi’: é il più giovane dei nipoti, la sua ingenuità e spensieratezza non gli impediscono di vedere il mondo con occhi saggi.
Questa famiglia ci accompagna in un viaggio nella Sicilia dell’ottocento, fornendoci una rappresentazione realistica delle difficoltà e delle speranze degli abitanti di quest’isola, mostrandoci la dignità e l’orgoglio del popolo siciliano, custode di tradizioni e meraviglie infinite.
“ Il mare non ha paese nemmeno lui ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare di qua e di là dove nasce e muore il sole”.