Da tanto tempo quella che in realtà è una condizione umana è stata stigmatizzata e frequentemente trattata come un problema sociale. A partire dall’etimologia della parola “follia” che deriva da “follis” ovvero pallone o mantice pieno d’aria, quindi metaforicamente una “testa vuota”, “colui che ha perso la ragione”; così della parola “delirare” che significa uscire dal solco retto, uscire “de lira”. In genere alla pazzia è stata data quindi una connotazione negativa. Il folle è chi mostra le sue difficoltà di adeguarsi alla società in cui vive; chi esprime la sua follia nei comportamenti irragionevoli, incoerenti e nell’inadeguatezza delle relazioni interpersonali; chi dà spazio ai cosiddetti “stati psichici alterati”, anormali.
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