Dioniso è una divinità della mitologia greca molto contraddittoria ed affascinante.
In senso ampio rappresenta la straripante energia della natura, nella fase che va dal suo risveglio
fino alla maturazione dei frutti grazie alla sua forza istintiva e vitale, quindi viene considerato una divinità benefica, che permette i doni della natura stessa.
Viene ritratto come eterno fanciullo, bambino o adolescente e rappresenta il divertimento, la leggerezza, la festa
E’ conosciuto in particolare per avere introdotto il vino, bevanda “dionisiaca” per eccellenza, ma in realtà questo archetipo offre un simbolismo molto complesso, e molti sono i suoi aspetti: deità di sesso maschile ma dall’indole profondamente femminile, amato e odiato, ucciso più volte e poi rinato, incarna la “diversità”, la follia, il piacere senza limiti, l’alterazione mistica.
Bacco è il suo corrispettivo nell’antica Roma, Fuflunus per gli etruschi, Maimone per i sardi.
Secondo Friedrich Nietzsche (filosofo tedesco 1844-1900), quello dionisiaco è un lato fondamentale delle natura umana e della civiltà in genere, che esprime il principio istintivo
della forza dirompente del corpo e della salute, della passione sensuale e delle emozioni intense fino all’ebbrezza, che spesso si esprime compiutamente nella musica, nel canto e nella danza.
Nel suo famoso testo “Nascita della tragedia”, approfondisce l’altro principio costitutivo dell’essere umano, ovvero l’Apollineo, che descrive il senso della misura, del limite, delle leggi e della morale. A questo viene associata la filosofia come approccio razionale e logico, come tendenza ad individuare, distinguere e categorizzare ciò che circonda.
Parliamo delle due polarità che governano le nostre dinamiche interiori, quindi entrambe necessarie e funzionali ad una possibile armonia.
Infatti trovo che sia un naturale bisogno dell’essere umano, in ogni tempo e cultura, cercare delle possibilità per esprimere il lato dionisiaco.
E che deprivarsene a lungo possa diventare dannoso.
Se ad un primo approccio questo archetipo potrebbe evocarci soprattutto l’idea dell’eccesso e del fuori controllo, forse conoscendolo meglio ci offre importanti opportunità per il fondamentale viaggio dentro di noi.
Ricordiamoci che possiamo approfittare dell’estate per lasciarci inebriare dal sole e dall’abbondanza dei frutti della terra, del piacere del contatto con tutti gli elementi della natura, della condivisione di buon cibo e buoni brindisi in leggerezza, di un suggestivo concerto dal vivo all’aperto…ovvero godere di intensi momenti dionisiaci con lucidità e passione allo stesso tempo.
Dioniso vista la sua natura istintiva può diventare selvaggio e violento, ma mostra l’atteggiamento passionale verso la vita, sa amare con totale coinvolgimento, è pieno di energia vitale, coltiva la fantasia e l’arte.
Credo simboleggi anche l’entusiasmo verso la vita, risorsa quanto mai necessaria dopo le difficoltà degli ultimi mesi, per riabbracciare quegli aspetti vitali in noi che ci fanno apprezzare il presente, con le sue piccole e grandi opportunità di benessere.
Mi piace sempre notare quanto sia importante approfondire la conoscenza di noi stessi per allargare la prospettiva, per accogliere i tanti aspetti a cui attingere nella costante ricerca di nuovi equilibri.
La mitologia a tal proposito ci ricorda che Apollo e Dioniso sono le due parti di un’unità: il filosofo greco Eraclito infatti si riferiva a “ l’armonia contrastante come dell’arco e della lira”.
In età arcaica, l’arco e la lira, simboli rispettivamente di Apollo e Dioniso, venivano costruiti entrambi partendo da due diverse inclinazioni delle corna del caprone, animale sacro a Dioniso.
Cambiando semplicemente l’inclinazione, lo strumento modificava il suo scopo: generava morte o bellezza. Basta poco per passare dall’arco alla lira e viceversa…da Apollo a Dioniso o il contrario.
Nel gioco delle parti in questo caso ad uccidere è l’arco di Apollo, mentre la lira di Dioniso canta la bellezza della vita.
Il mio augurio per questa estate tanto attesa, è di lasciarvi affascinare dalla lira di Dioniso, per regalarvi momenti speciali per celebrare e onorare pienamente la vita.