Ultimamente la qualità ed il tono dei discorsi che sento fare tra uomini è mutata. Sento nell’aria, una rivoluzione in atto, una destrutturazione lenta e sono certa non indolore, che sta da un lato togliendo loro corazza e protezione, dall’altro svelando qualità insospettate, o per meglio dire a loro non accessibili sino a qualche tempo fa. Mi riferisco ad una certa sensibilità meno censurata e più condivisa, alla voglia di abbandonarsi alla tenerezza senza vergogna, al gioco che non sia solo competitivo, al gusto del bello e non solo del funzionale, alla riscoperta dei sensi nel quotidiano, come ad esempio in cucina come atto creativo, e tanto altro ancora...
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Anti-crisi. In te esiste il seme del risveglio
Non cercare la quantità delle notizie, ma la qualità. Non lasciarti nutrire di merda, ma scegli cosa ti fa bene per vivere bene ed essere bene. Fa' crescere in te la voglia di sottolineare le risorse e di portare un sano messaggio semplicemente vivendo col cuore, rispettando la tua etica e amando con totalità. Ricorda che ciò che è dentro di te è l'universo e che, andando dentro di te, trovi il sano contatto con gli altri.
Il valore sacro del denaro
Come dice il filosofo e mistico indiano Aurobindo, il denaro è un’energia, è il segno visibile di una forza universale di origine divina che pervade tutti i piani dell’esistenza, da quelli materici a quelli più sottili. Ha una valenza neutra che diventa risorsa o disagio in base al nostro grado di consapevolezza e al modo di usarlo. Se scegliamo la logica del possesso e del controllo saremo condotti all’accumulo e alla stagnazione oppure possiamo cercare di capire il senso ed il valore della circolazione che considera il denaro un’energia, una forza in movimento, con un ritmo che ricorda il respiro: dentro-fuori, il flusso perpetuo di una forza vitale in azione. Secondo Aurobindo il denaro non è di nessuno, è di origine divina e non ci appartiene; noi siamo amministratori, non possessori, e in quanto tali siamo chiamati a non trattenerlo ma a farne il miglior uso possibile realizzando la volontà del donatore....
PSICHE e TANGO. Storia di un amore antico
Nell’ambito del rapporto uomo-donna, quando le distinzioni tra maschile e femminile non sono più discriminazione ma rispetto della diversità, l’uomo diventa il paladino dei valori del femminile. Li esalta e li protegge. Nel tango il gioco delle parti è molto forte e i ruoli si connotano con evidenza. L’uomo ha il compito di guidare, avendo quindi attenzione per la sua dama e contemporaneamente per tutto ciò che ha attorno (lo spazio e le eventuali altre coppie). La donna è centrata sul sentire il cavaliere e gli input che da lui giungono per muoversi all’unisono, per restituirgli energia e presenza...
Il richiamo di Afrodite
Pur essendo la massima espressione della femminilità, Afrodite ha molto da suggerire sia agli uomini che alle donne. E’ passione, piacere, gusto per la vita e rappresenta la legge del “sì”. Ci rende aperti, curiosi, pronti al cambiamento e trasforma i timori in voglia d’avventura per godere di ogni aspetto dell’esistenza e gioire delle piccole cose. Il suo sussurro ci rende sensibili, ricettivi ed empatici, ci spinge a cercare piacere e bellezza e a intesserli nel quotidiano: nelle buone relazioni vissute in armonia, in una tavola ben curata o in un piatto speciale da gustare con calma, nelle essenze preferite, nei giochi d’amore o nell’attesa di un tramonto. Soprattutto ci riconduce all’amore per noi stessi.
Lilith, la parte strega che vive in ognuno di noi
Lilith è la madre degli uomini, la vedova inconsolabile che si è sentita deprivata del suo rango. È la possibilità di trovare la forza in sé partendo da una ribellione, da uno strappo, che rompe l’ambiente protetto, ci fa uscire dal nido e ci butta in pasto al mondo perdendo un’innocenza, di cui lei ancora oggi prova nostalgia.
E se l'amore non basta?
Quando siamo molto coinvolti, corriamo il rischio di perdere il confine tra individuo e coppia. Tendiamo a creare un gioco di simbiosi, dimenticando che la relazione è una terza entità rispetto agli individui che la animano e che per farla funzionare dobbiamo crescere prima di tutto come persone. Riusciamo infatti a trovare un equilibrio e a mediare con l’altro quando riconosciamo prima i nostri bisogni, per accudirli...
Una sbirciata ad oriente. La meditazione come pratica di qualità per il manager
La capacità di ascoltare gli altri si sviluppa in parallelo alla capacità di ascoltare noi stessi mentre parliamo. L’ascolto consapevole richiede una tolleranza, concentrazione, reale interesse per il prossimo, ma ripaga e gratifica per la qualità della relazione che genera
Viaggiare per cercarsi dentro
Viaggiare rompe schemi, disadatta e spesso, in un primo momento, genera un sano disagio, che porterà alla definizione di un nuovo baricentro. Diventa un’esperienza che va oltre la sfera cognitiva e fisica. Assume la sostanza di un vissuto animico, che parte dai sensi, da insoliti profumi percepiti e diversi sapori gustati, per toccare la parte più intima di noi….
Avere, possedere, essere. Chi sa apprezzare ciò che ha, ne gode serenamente
Per spostare l’attenzione dalla morte, lasciamo che un carattere mortifero colori tutto ciò che ci circonda. Non c’è niente di più triste e privo di vita, infatti, della nostra mania di collezionare oggetti, di tenerli per noi, o di vivere un rapporto basato sul possesso. Allora, cerchiamo di amare ciò che abbiamo, di coglierne tutta la risorsa, perché il senso della relazione con la vita non è la sua immutabilità, ma la possibilità di ricavare il bene da ogni esperienza.