“Eppure cadiamo felici”

L’estate è alle porte, mai come quest’anno il suo arrivo coincide con un tempo che ci ha TRASFORMATI. Tutti siamo stati chiamati a vivere una realtà diversa: bambini, adulti, anziani, adolescenti. Proprio pensando ai più giovani, ci siamo avvicinate, a chi, con passione li sostiene e li accoglie. Enrico Galiano, un insegnante che conquista con parole semplici, dirette. Gli è stato chiesto se ci fosse un segreto, lui rispose: “ Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti”. Una vicinanza tradotta in romanzo per raccontare l’essenza stessa di una generazione in crescita. Allora proviamo ad entrare in un mondo all’apparenza lontano da noi, in verità non così distante.

Perdiamoci nel silenzio della lettura per incontrare Gioia e Lo, i protagonisti di “ Eppure cadiamo felici”. Non si rimane indifferenti davanti a Gioia Spada diciassette anni, capelli rossi, occhi blu e Lo, un ragazzo che nasconde un segreto. La loro potrebbe essere la storia di qualsiasi ragazzo che non si riconosce nella realtà che lo circonda,fatta di sorrisi plastificati e di apparenza. Come se non bastasse Gioia è chiamata a vivere una realtà familiare più grande di lei: una nonna che vive in stato vegetativo, un papà violento. Spesso pensiamo che realtà di questo tipo,sono lontane, forse perché non ne facciamo esperienza diretta, invece sono molto vicine, condizionando inevitabilmente la vita dei nostri adolescenti. Ma in loro si accende una scintilla, una speranza, a volte si manifesta in parole senza senso che Gioia scrive su un braccio.

“ Sai perché mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole,”la felicità è una cosa che cade?”Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì: nelle cose che cadono, nelle cose che nessuno nota”.

Altre volte quella luce è nella voce di un insegnante che risponde ai moti interiori con la nostra bellissima letteratura, soprattutto quando l’amore diventa difficile da comprendere. Lo, nasconde un segreto, troppo grande per essere svelato alla sua fidanzata Gioia.

“ Si, signorina Spada, tutto qua. Una notte, mentre Amore dormiva beato nel letto, lei prese un lume e lo accese: per vederlo, per controllare che non fosse un mostro o un assassino, come le avevano detto le sorelle.” Ma fu un tutto qua”che non era un “tutto qua”. Fu questo l’errore di Psiche, capite? Pensare di portare la luce dove c’era il buio. Pensare di poter guardare Amore con gli occhi della ragione. Perché sono due mondi paralleli, non si devono incrociare, mai. Non puoi pensare di poter capire, di poter leggere e interpretare, dare spiegazioni logiche. Non lì. Da ogni altra parte, ma non lì”.

“ Eppure cadiamo felici”, un viaggio bellissimo in un età tanto intensa quanto delicata, un privilegio poter entrare in quel buio e scoprirne pezzetti di luce.

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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