“Fedeltà” di Marco Missiroli

Ci sono romanzi che “fanno epoca” nel senso, spiega Sandro Veronesi, che sembrano provenire dal futuro per ritornare a oggi, a noi, qui, da un tempo in cui molti problemi sono stati risolti e ricondotti alla propria naturalezza. Secondo lui “Fedeltà”, di Marco Missiroli, è uno di questi.

Edito con Einaudi, questo romanzo ha vinto il premio Strega giovani nel 2019 e dalle sue pagine è stata tratta una serie TV originale di Netflix.

La vicenda prende le mosse da un “malinteso”, perché Carlo, sorpreso nel bagno dell’università in atteggiamenti ambigui con una sua studentessa, la stava in realtà soccorrendo a causa di un improvviso malore. Così racconta al rettore, ai colleghi a sua moglie Margherita, e mentre anche Sofia conferma la sua versione, l’ombra del dubbio ha ormai inesorabilmente incrinato la superficie del suo matrimonio.

Pochi personaggi: Carlo Pentecoste, di estrazione borghese con l’ambizione per la scrittura che riesce a realizzare solo in parte come redattore per una rivista di viaggi e con sporadici insegnamenti a contratto all’università, Sofia, la studentessa fuori sede di cui si invaghisce, Margherita sua moglie, che trova conforto ai suoi pensieri ossessivi solo grazie alle carezze del suo fisioterapista Andrea. Storie di cui l’autore ci racconta seguendo un filo narrativo che non s’intreccia, ma piuttosto scende nella profondità di ciascuno ed essere raccolto all’altro capo da qualcun altro.

Una psicologia che emerge nelle azioni più che nei pensieri, in cui la domanda che si impone ai personaggi come al lettore è cosa significhi essere fedeli, resistere ad una tentazione non rappresenta forse il tradimento della nostra indole più profonda?

Con lui aveva intuito che l’infedeltà poteva significare fedeltà verso se stessa

La fedeltà è uno specchio in cui cerchiamo dettagli sperando di riconoscerci,

Man mano che si avvicinava aveva una trepidazione e una malinconia, non poter fare a meno di essere ciò che si è

ma anche un baluardo a cui aggrapparsi per non soccombere durante la tempesta:

Era strano rivedere il passato e trovarlo giusto. Se era diventata questo, se erano diventati questo, ogni cosa aveva avuto un significato.

Una narrazione per immagini che intriga come un fotoromanzo e scuote e fa riflettere come un romanzo di formazione.

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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