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Questo argomento contiene 1 risposta, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da  sara 3 anni, 11 mesi fa.

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  • #15077

    Vera
    Membro

    Mi trovavo nel campeggio dove ho trascorso tutte le estati della mia infanzia, ma stranamente al centro dei viali alberati passava il tram (la linea che, a Roma, passa davanti al mio ufficio).
    C’erano i miei genitori con mia nipote, la figlia di mia sorella, così come sono nel momento attuale: loro anziani, lei di circa un anno e mezzo. Percepivo che qualcosa non andava perché si svegliavano prestissimo per portare la bimba al mare, ma poi passavano la giornata nascosti in casa a dormire. Presto mi accorgevo che la nostra presenza lì (soprattutto la mia) era illecita. La casa in cui abitavo era dietro una porta nascosta, e durante il giorno le forze di polizia mi cercavano per arrestarmi.
    Decidevo quindi di scappare, verso le montagne dell’entroterra. Durante questa fuga mi compariva accanto un collega, che prima non c’era; ci fermavamo ad osservare il mare da un’altura, ed io a coccolare una gatta incinta che prendeva il sole in un paesello deserto.
    Raggiungevamo infine la casa di una nostra conoscente disposta a nasconderci per la notte. Calava il buio; io e le altre persone presenti (che non conosco) uscivamo a guardare le stelle dalla soglia della casa. Il mio collega mi si affiancava e dopo un minuto ciascuno allungava il braccio per cingere il fianco dell’altro.
    Subito sentivo una fortissima sintonia tra di noi, ed un senso di benessere e protezione. Nel toccargli il fianco, però, la mia mano scivolava sulla sua schiena e sentivo qualcosa di insolito: in una “fascia” a salire dal rene destro, la pelle era completamente liscia, senza neanche un pelo, ma coriacea, come fosse una grande cicatrice. La accarezzavo più di una volta, sempre sentendo questa bella sensazione di intimità e di sintonia, ma mi colpiva sentire quella pelle sotto le dita.

    A questo punto mi sono svegliata.
    Se fosse stato il vostro sogno?

    #15796

    sara
    Membro

    Ciao Vera,
    Se fosse il mio sogno mi colpirebbe il passaggio da un luogo all’altro che porta ad un passaggio da una me ad un’altra. Da un aspetto più inquadrato o ritirato forse, che risente dei ruoli, ad una me morbida, aperta, femminile. Da un momento di chiusura e di vita che ha legami con il passato a un nuovo respiro. Le mie figure genitoriali si alzano presto e poi trascorrono il tempo a dormire. Un buon inizio vinto dalla pigrizia. Poi tutto si apre…natura…ciclicità…nuova vita…le stelle e l’intimità. Mi direi che desidero vivere questo contatto intimo e profondo con un maschile conosciuto ma una parte di me sa che nello scoprirsi vengono fuori ispessimento della pelle. E forse quella parte di me ha fiutato un maschile che come il mio interiore ha degli delle cicatrici proprio nella zona dei reni…mi soffermerei sulla loro funzione e sulle emozioni che rappresentano.
    Grazie per la condivisione.
    Un abbraccio
    Sara

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