tumulto, animali, acqua e morte.

[Lucetta fra le stelleMembro]

Ciao a tutti, da qualche mese ho ricominciato a sognare intensamente, diverse volte mi capita di fare sogni lucidi e molto spesso piango (a detta del mio ragazzo) a volte piangendo mi sveglio. La mattina seguente però restano solo piccoli frammenti di sogno e la sensazione di aver sognato moltissimo.
Il sogno di ieri notte invece è rimasto con me quasi tutto, molto vivido e dettagliato, sono convinta che non sia un caso e mi piacerebbe un vostro se fosse.
Nel condividerlo vi ringrazio.

“Sono in un edificio non completato con i laterizi a vista, pieno di corridoi stretti, li percorro con altre persone e sbuco di volta in volta in stanze che appartengono alla casa dei miei nonni Paterni in cui succede qualcosa, poi continuo a camminare tra corridoi “scheletro” e stanze “casa dei nonni” e così via, ad un certo punto qualcuno dall’esterno inizia a battere con una mazza su una parete finché i laterizi iniziano a cadere, si crea una finestrella e questi muratori, capiscono che c’è qualcuno dentro. Noi dall’interno capiamo di non poter essere li e percorrendo i corridoi stretti velocemente usciamo, riuscendo a non essere visti, in un grande piazzale industriale all’aperto, è giorno. Capisco che nelle stanze stavamo mettendo in opera delle scene.

Cambio di scena, è notte e sto portando altre persone, forse le stesse della scena precedente, al fiume, siamo in mezzo ad un boschetto ma prima di raggiungere l’acqua sento una voce dentro di me che mi dice che mio padre è morto così porto in dietro le persone che conducevo, passiamo da una strada di montagna e li lascio davanti casa dei miei nonni Paterni.

Cambio scena, mi trovo a casa mia, è notte e mi sto mettendo in macchina con mia madre nei sedili posteriori e mia sorella a fianco a me, io guido, mi sto dirigendo a casa dei miei nonni Materni stavolta dove devo raggiungere babbo. Durante la prima metà del tragitto litigo con mia madre che in un primo momento ribatte urlando, io le sto urlando contro e le ribadisco le mie accuse contro di lei e mia sorella tace ma acconsente. Mia madre inizia a tacere e mentre la rimprovero, guidando in avanti sono rivolta all’indietro verso di lei che diventa sempre più piccola, come se i sedili posteriori della macchina zoommassero indietro. Mi rivolgo in avanti per proseguire l’ultima parte del tragitto e mia sorella inizia a sfogarsi urlando a seguito del mio precedente litigio, condivide le mie ragioni ma non sopporta le liti, io resto in silenzio, perplessa e dispiaciuta.

Arrivo alla casa dei miei nonni Materni ed ho la conferma che mio papà è morto. Mi ritrovo nella vasca da bagno dei miei genitori, a casa nostra, mia nonna Materna entra in bagno e inizia a parlarmi per distrarmi, ma io immersa in acqua nuda inizio a piangere, più lei mi parla più io piango forte. Mi sveglio piangendo.”

Dopo un’oretta, più tranquilla, mi sono riaddormentata ed ho sognato questo:

“È mattina, sono a casa mia, c’è una parte non finita con i laterizi a vista, li arriva un gatto bianco, io e mia mamma lo guardiamo e cerco di avvicinarlo, dopo poco arriva un gatto nero e i due iniziano ad interagire tra loro confusamente, mi ricordano i miei gatti che non ci sono più e vorrei tenerli, mi preoccupo che non vadano d’accordo con la mia..mentre li guardo arriva la mia gatta Terra che trovandosi su un pianerottolo alla mia altezza si siede e mi mette una zampa intorno alla spalla. Insieme guardiamo gli altri gatti poi Terra, con nonchalance fa un salto verso di loro che si calmano e tutti e tre iniziano ad interagire amichevolmente. Mi giro e vedo una cagnolona tutta nera sdraiata io e mia mamma la accarezziamo, è incinta, mi rialzo in piedi e sul pianerottolo a fianco a me scopro esserci dei gattini bianchi e arancioni di pochi giorni e davvero malconci, alcuni hanno il pancino aperto e io sono addolorata. Mi sento impotente e mi chiedo se potranno vivere.

Esco da questa scena e sono in terrazzo, lavoro disegnando al computer, ci sono con me il mio ragazzo e il nostro migliore amico, uno ingegnere, l’altro matematico che iniziano a criticare e a confutare la precisione del programma che utilizzo per lavorare. Rispondo loro che per disegnare, anche se utilizzo un computer, non ho bisogno di programmi di calcolo, loro insistono, sono frustrata perchè non capiscono quello che dico, alla fine dico loro che ad ogni modo non voglio usare i loro programmi di calcolo per i miei disegni, mi arrabbio e intimo loro di stare al loro posto, infastidita mi allontano.
Mi trovo ai bordi di una piscina dove della gente in cerchio sta facendo dei giochi. Un ragazzo affascinante mi invita ad entrare in acqua, entro ma sono disturbata dalla presenza degli altri che rendono l’acqua sporca, provo disgusto e frustrazione per le impurità che trovo nell’acqua.
Non voglio interagire con le altre persone, il ragazzo affascinante è alla mia destra ci guardiamo, tenta di sedurmi, resta in silenzio, alla mia sinistra invece una ragazzetta di nome Arianna vuole coinvolgermi nei giochi, è innamorata di me, le spiego che non mi va di interagire con le altre persone e lei assume che io non sappia nuotare. Quindi si propone di insegnarmi a nuotare, si trasforma in un pesciolino e inizia a nuotare veloce a farfalla, so nuotare molto bene ma so che lei mi ama e non voglio deluderla nonostante io sia attratta dal ragazzo affascinante e silenzioso con cui mantengo sguardi reciproci, provo tenerezza per lei e la seguo nuotando veloce a delfino, ad un certo punto però lei pesciolino si arresta, pancia all’aria. Mi fermo per cercare aiuto ma il ragazzo misterioso mi ha seguito con lo sguardo per tutto il tempo ed è subito li in mio soccorso, cerca di rianimarla ma senza successo, d’istinto inizio ad accarezzarle il pancino e lei si risveglia, solo io potevo salvarla. Ho la sensazione che il ragazzo misterioso e il mio ragazzo siano la stessa persona.”

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