I canti dalle finestre, poco importa se intonati o meno. I tamburi, come fossero quelli di uno sciamano, con un bimbo che saltella nel piccolo spazio del balcone. Dall’inno di Mameli ai senza dubbio più diretti Squallor. Un sassofonista in una via deserta che regala Over the rainbow in una diretta Facebook, nel giorno del flash-mob italiano ai tempi dell’emergenza virus.

E le librerie che fanno consegna a domicilio, altre che inviano consigli di lettura su Telegram. Case editrici che consentono download gratuiti, i musei che organizzano videotur virtuali, come il Museo egizio di Torino, la Pinacoteca di Brera, la Galleria degli Uffizi di Firenze. A proposito, facciamo nostro il motto del museo torinese: “La calma è la virtù dei forti – La cultura cura”.

E, ancora, la Cineteca di Milano, fra le prime a lanciare l’accesso gratuito allo streaming, nonché i documentari di Rai Play come Italia: viaggio nella bellezza.

I cantanti lirici cinesi che si sono formati in Italia che eseguono Nessun dorma e affidano il messaggio al web, un una emozionante staffetta di voci.

L’illustratore free-lance Franco Rivolli che affida il suo messaggio all’immagine di un’infermiera che culla l’Italia. Un mazzo di fiori passato da una finestra all’altra come nell’illustrazione del sempre poetico Riccardo Guasco.

E la poesia, quel Nove marzo duemilaventi di Mariangela Gualtieri: “Ci dovevamo fermare/e non ci riuscivamo./Andava fatto insieme./Rallentare la corsa./Ma non ci riuscivamo./Non c’era sforzo umano/che ci potesse bloccare”.

E la poesia, ancora e ancora, con il decalogo del paesologo Franco Arminio. Fra i vari punti: “Considerare che molte delle cose che facevamo non erano necessarie”.

Ecco, nei giorni in cui tutto è ribaltato, l’arte, la poesia, la letteratura, la musica, le forme nobili dell’animo umano arrivano, come sempre, in soccorso.

E poi, si sa: #andratuttobene

(Immagine di copertina: Illustrazione di Riccardo Guasco)