I Promessi Sposi: passato e presente.

Ci sono testi che hanno caratterizzato la nostra infanzia e che in momenti particolari della nostra vita tornano attuali offrendoci scenari simili a quelli che stiamo vivendo. E non solo per noi ma per una collettività che, come la nostra, in questi giorni si trova ad affrontare un momento difficile.

I Promessi Sposi, il romanzo storico per eccellenza, scritto da Alessandro Manzoni che è diventato un capolavoro nel panorama europeo. Racconta la storia di Renzo e Lucia, promessi sposi, al cui matrimonio si oppone Don Rodrigo per una scommessa.

La vicenda dei due giovani si snoda in 38 capitoli ed è ambientata in un paesino della provincia di Lecco, Licate. La trama principale si intreccia con la storia dell’Italia sotto la dominazione spagnola, mentre si diffondono carestia e peste.

E proprio uno dei momenti più alti di questo capolavoro è la descrizione che Manzoni fa, nelle pagini finali del romanzo, della peste che si scatenò nel nord Italia tra il 1630 e il 1631, e delle conseguenze che questa epidemia aveva prodotto soprattutto nella città di Milano.

E attuali risultano le sue descrizioni dei metodi di prevenzione delle autorità sanitarie e politiche: le misure adottate per i cordoni sanitari intorno alle città, la fuga dei nobili nelle case di campagna nonostante i divieti, le quarantene, le negligenze del popolo, l’accusa di diffusione di voci infondate, la creazione di lazzaretti, il dilagare del pregiudizio.

Al culmine dell’epidemia l’autorità civile chiede al Tribunale di Sanità l’autorizzazione a svolgere la processione di S. Carlo per invocare l’intercessione divina. Il corteo attraversa tutta la città e si trasforma in una capillare occasione di contagio oltre che in una furibonda caccia all’untore con i sommari processi con cui vengono condannati i presunti colpevoli.

La storia ci insegna. È di qualche settimana fa la lettera del Preside agli studenti del Liceo “Volta” di Milano, in cui invitava i ragazzi a rileggere i capitoli XXXI e XXXII del romanzo per metterli in guardia da quegli atteggiamenti dettati dal panico generalizzato e pronti a trasformarci in paladini della verità e cacciatori di taglie. A distanza di qualche giorno, quello che suonava come un monito sembra più l’analisi di quello che sta accadendo.

<<Le nuove di tali scoperte volavan di bocca in bocca; e, come accade più che mai, quando gli animi son preoccupati, il sentire faceva l’effetto del vedere. Gli animi, sempre più amareggiati dalla presenza de’ mali, irritati dall’insistenza del pericolo, abbracciavano più volentieri quella credenza: ché la collera aspira a punire (…) un uomo d’ingegno le piace più d’attribuire i mali a una perversità umana, contro cui possa far le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi>>.

Com’è difficile, in questi giorni, riconoscere queste emozioni scomode: dire “ho paura”, “sono triste”, “mi sento solo”. Siamo più propensi a puntare il dito, offrire soluzioni, schierarci da una parte e un attimo dopo da quella opposta.

Eppure, ammettere che abbiamo una responsabilità, e quindi un potere, nei confronti di questa situazione ci restituisce lucidità e ci fa interrogare sui nostri valori, su un senso etico più alto e ampio.

Un romanzo che ci offre l’occasione di osservare la realtà con occhi attenti e aperti, per scorgere il grande lavoro della scienza, l’altruismo di uomini e donne che offrono il loro servizio, senza sosta; i confini sani, a volte necessari per proteggere, l’intimità che accarezza il cuore.

Cari lettori, riempiamo le nostre giornate di romanzi, poesie, letture di ogni genere per continuare a viaggiare.

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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