Lascio tutto e vado via (sì, ma dove?)

Molti di noi avranno un amico, un conoscente che, per lavoro, amore, scelte di vita, perchè da sempre desiderava così, si è trasferito in una nazione vicina o lontana da quella di nascita, a un’ora o poco più di di aereo o dall’altro capo del mondo. Potrebbe essere fra i settemila scelti in trentaquattro Paesi del mondo che hanno risposto al questionario di una banca inglese, diffuso di recente, relativo al miglior posto dove trasferirsi, classificato in base a criteri specifici.

Un sondaggio globale che, come macro categorie, prende in considerazione: condizioni economiche; la “experience” (con ben ventinove sotto categorie fra le quali la qualità del cibo, il trasporto locale, occasioni di intrattenimento, sport, le condizioni climatiche, il sistema sanitario) e il come i figli potrebbero crescere nel Paese scelto (questa categoria ha dodici punti di riferimento tra i quali il costo e la qualità dell’educazione, accesso ad una condizione migliore della nazione di origine, la possibilità per i figli di imparare una nuova lingua e un più vasto e multiculturale circolo di amici).

Lo studio si chiama “The Expat Explorer” – un po’ come dire l’”espatriato esploratore” – che in base alle sue esperienze contribuisce a stilare la classifica. Questa può essere letta seguendo una prospettiva globale, selezionando tutti i criteri di analisi, comparando due nazioni in base sempre ai punti scelti o fare letture più approfondite sui singoli posti.

Ecco, leggendo la tabella generale stilata appunto vagliando tutti i punti disponibili, esce fuori che il posto migliore al mondo dove trasferirsi nel mondo è la Cina, seguita da Germania, Singapore e Isole Cayman e Australia, con la quale termina la lista dei posti “top”. Gli intermedi sono: Canada, Russia, Belgio, Emirati Arabi, Honk Kong, Turchia, Stati Uniti. Con il Qatar inizia la discesa verso Nuova Zelanda, Sud Africa, Messico, Francia, Paesi Bassi, Arabia Saudita, Spagna, Kuwait, Inghilterra, Italia, Irlanda.

Selezionando solo la voce “Raising children” vale a dire il posto migliore al mondo dove crescere i figli, al primo posto nel mondo c’è la Germania, seguita da Singapore e Francia; mentre la classifica delle “experience” è guidata dalla Thailandia, seguita da Bahrain e ancora Cina; la voce singola “Economics” è guidata dalla Svizzera, con dopo Cina e Qatar. Una banca dati notevole insomma da spulciare con attenzione prima di fare una eventuale scelta di “espatrio”.

Per la prima volta quest’anno la ricerca è arricchita da un serie di “tips” – di “dritte” insomma – con centinaia di consigli, con inoltre la possibilità di inserire il proprio, per suggerire chi si sposta definitivamente o solo per un periodo limitato. Sono divisi per Paese o per categoria, come la sistemazione possibile, la cultura del posto, vita quotidiana, animali domestici, scuola e studio, shopping. C’è un po’ di tutto, da chi dà consigli sulle relazioni a distanza, a indicazioni, per dirne una, su come cercare casa in Inghilterra, sulla vita in Scozia, i posti da vedere e su come fare amicizia con i “locali”. Questi consigli, però, specificano i responsabili dello studio, sono opinione diretta dei partecipanti al forum e non hanno quindi una valenza “scientifica” ma possono risultare utili se magari si organizza un viaggio in uno dei Paesi inseriti e si vuole leggere qualcosa di più.

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