Pedalare e vivere con stile

Sulle strade di Londra sono fosforescenti e super accessoriati, su quelle di Copenhagen vanno anche con tormente di neve, a Portland in America sembrano rimasti agli anni ’90 e disincanto e sogno sono la loro colonna sonora. E poi ci sono Berlino, o Vienna, Bogotà, Parigi, Barcellona, fino a quelle città italiane come per dire Ferrara dove la bici si rinnova seguendo la sua eredità storica, fino a Milano, fra i suoi alti e bassi, dalle nuove ciclabili alle macchine che perennemente le invadono. In tutto il mondo, insomma, fra diverse soluzioni di mobilità, bici di ultimissima generazione o pezzi di ferro con manubrio, ognuno pedala con il suo stile.

E poi ci sono quelli del Tweed Ride Italia. Che bevono birra preparata con ricetta inglese del 1800, per non dire della spuma o della limonata; che preparano in casa la cera per i baffi o l’olio per la barba all’essenza di argan, jojoba, sandalo, cardamomo, pompelmo e bergamotto. O che, ancora, durante i loro party e pic-nic spiluccano la “Torta della Regina Elisabetta”. Non dopo aver saccheggiato il comò della nonna – o un negozio vintage – alla ricerca di pizzi e merletti, pantaloni plus four e stringate, giacche e maglioni rigorosamente in tweed.

A partecipare ad un loro evento o pedalare insieme in occasione del raduno, o meglio della loro “Corsa urbana in bici con un tocco di stile” si ha la sensazione di attraversare un varco temporale tra i primi del ‘900 e l’altro ieri. E pare che la cosa piaccia proprio se, partiti da Pescara, i Tweed Riders stanno conquistando la capitale, fino a Verona, Milano e Firenze. Proprio a Roma a gennaio 2013 è previsto il primo Blitz Party capitolino con ambientazione in stile 1943, fra aviatori e marinai, crocerossine e ausiliarie e a marzo si pedala per il primo Tweed Ride Roma.

Ma questa non è però futile infatuazione vintage o travestimento per una sera. Come dicono i Tweed Riders di Manchester, gemellati con il movimento italiano, è una questione di “minimo sforzo per massima eleganza” per pedalate in città in compagnia di ladies and gentlemen. Ecco, visto come siamo messi, sulle strade e non solo, c’è sempre più bisogno di gentilezza e buone maniere. Quelle di una volta (pure, senza melliflui buonismi) e quelle di domani. Questo è l’augurio per l’anno che verrà.

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Autore: Alessandro Ricci

Pescara, 1974. Giornalista free lance, inizia con Il Messaggero Abruzzo nel 1994. Collabora nel tempo con testate regionali e nazionali, cura l'ufficio stampa per enti pubblici e privati in particolare nel settore viaggi e turismo. Nel 2007 avvia il progetto Borracce di poesia - La bici per il verso giusto. Il tutto nel segno della curiosità e della conoscenza.

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