Il tesoro dei Classici

Tra qualche giorno torna la rassegna “Luoghi Classici” con una serie di incontri che si terranno da marzo a maggio nell’auditorium del Museo Archeologico Nazionale “La Civitella” a Chieti. Questa manifestazione, dedicata alle letture di classici antichi e moderni, è organizzata dal Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali, dalla Scuola di Studi Umanistici dell’Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara e dall’Associazione “Meridiani Paralleli”.

L’intento di questa iniziativa è quello di portare l’attenzione sull’importanza della lettura dei classici e ricordarci quello che Italo Calvino ci aveva detto nella raccolta di saggi “Perché leggere i classici”, pubblicata postuma nel 1991.

L’autore ci lascia un’eredità preziosa, che continua a ispirare generazioni di appassionati di letteratura,  e spinge  i lettori a esplorare i classici con occhi nuovi.

“Non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore.”

Attraverso la lettura e la comprensione dei classici, possiamo arricchire le nostre menti e i nostri cuori, aprendo finestre su mondi passati e presenti che continuano a plasmare la nostra comprensione del mondo.

“Ci dovrebbe essere un tempo nella vita adulta dedicato a rivisitare le letture più importanti della gioventù. Se i libri sono rimasti gli stessi (ma anch’essi cambiano, nella luce d’una prospettiva storica mutata) noi siamo certamente cambiati, e l’incontro è un avvenimento del tutto nuovo.”

Secondo Calvino i classici agiscono come ponti temporali, connettendo i lettori alle epoche passate. Attraverso le parole di autori del passato, possiamo acquisire una comprensione più profonda delle culture, delle società e delle sfide che hanno plasmato il mondo in cui viviamo oggi.

Inoltre, con le loro storie intramontabili, ci offrono uno sguardo intimo nelle profondità dell’animo umano. Dall’amore al tradimento, dalla gioia alla sofferenza, i grandi autori hanno immortalato esperienze che continuano a risuonare con il lettore moderno.

Sono testimoni della resilienza culturale. Queste opere hanno superato guerre, rivoluzioni e cambiamenti sociali e leggendole, diventiamo parte di una tradizione artistica e intellettuale e comprendiamo la nostra identità culturale apprezzando le fondamenta su cui siamo costruiti.

“I classici sono libri che esercitano un’influenza particolare sia quando s’impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale.”

Leggere classici non è solo un tuffo nella storia letteraria, ma un viaggio per arricchire la nostra comprensione del mondo e di noi stessi. Questi tesori letterari, con la loro intramontabile saggezza, ci dimostrano che la bellezza della scrittura dura in eterno. E l’invito di Italo Calvino a leggere i classici risuona ancora oggi con forza e significato:

“Italiani vi esorto ai classici” Italo Calvino (L’Espresso, 1981)

Condividi...

Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Categorie

Commenti recenti

Da Avalon Giornale

Tag

Archivi