Nulla succede per caso.

Ci sono giornate che scorrono normalmente: lavoro, palestra, casa, hobby e poi ci sono giornate nelle quali la quotidianità diventa un racconto magico, fatto di incontri e appuntamenti mancati, ritardi bellissimi che si riempiono di significati densi, offrendoci una prospettiva più ampia sulla nostra esistenza.

“ Quasi ogni giorno si verifica nella nostra vita un certo tipo di evento che chiamiamo coincidenze. Mentre ad altri questo potrà sembrare frutto del caso o << una semplice coincidenza>>, la nostra esperienza ci dice che sta succedendo qualcosa di radicalmente differente”.

‘Nulla avviene per caso’ di Robert H. Hopcke, può diventare l’occasione per approfondire una tematica studiata e osservata sin dall’antichità. Hopcke, ci conduce con semplicità nell’universo delle sincronicità , facilitato dal suo lavoro di psicoterapeuta, la sua formazione junghiana lo accompagna nella realizzazione non di una tesi, ma un viaggio reale fatto di storie d’amore, belle amicizie, possibilità sfumate e ritrovate grazie a incontri accidentali, Perché le coincidenze ci lasciano di stucco? Ci sarà capitato di sperimentare quella sensazione di meraviglia quando i nostri sentimenti, sogni, pensieri si intrecciano e legano a eventi esterni come doni, telefonate inaspettate, incontri casuali; una connessione profonda,tra il nostro mondo ‘interno’ e quello ‘esterno’, tutto ciò a volte disorienta, perché ci mette nella condizione di dar credito alla sfera emotiva, a discapito di quella razionale. Dare loro spazio significa accogliere sensazioni libere, spontanee, allentando così il controllo che ognuno esercita su di sé. Allora perché non lasciarsi sorprendere con coincidenze, segni, destino? Qualsiasi nome vogliamo dargli, ciò che conta è aprirsi alla vita e accogliere i suoi segnali. La storia di Ann, lo dimostra:

“ Ann non era mai stata in quella città a trovare lui. Così le due donne fecero spese, mangiarono in un ristorante…Si godettero un magnifico tramonto sulla spiaggia. Carica della giornata e di memorie di quel che era stato, Ann entrò in casa mentre il telefono stava squillando …Quando rispose : <<ciao Ann, sono Dan>>”.

Potremmo fare fatica a comprendere la verità di Ann, se questo accade, pensiamo alle nostre coincidenze, soprattutto quanto hanno contribuito a rendere unica la nostra esperienza, pensiamo a tutti quei momenti che ci hanno mostrato più di quello che era visibile ai nostri occhi.

“ La sincronicità richiede che si affermino le proprie sensazioni come modalità cruciale dell’ esperienza della vita, che le si consideri importanti quanto i pensieri e in determinate situazioni anche di più. Le sensazioni che proviamo sono la sorgente delle nostre storie e nel contempo la forza che muove l’intreccio”.

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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