Appari come sei? Un gioco di scoperta di Sè

In questi giorni mi sto dedicando ad alcuni esercizi introspettivi che mi servono per la mia vita professionale. Uno di questi prevedeva di domandare a qualche persona che mi conosce quali fossero, secondo lei, tre aspetti di risorsa che vedeva in me.

Superando l’imbarazzo che una richiesta come questa mi provocava, ho chiesto ad alcune amiche.

Le risposte sono state molto interessanti. Alcune corrispondenti all’idea che ho dei miei punti di forza. Altre molto meno.

Questo mi ha portata a riflettere su come, a volte, diamo per scontato il modo in cui gli altri ci percepiscono e siamo focalizzati su alcuni aspetti di noi a discapito di altri, senza accorgerci che, invece, appare altro.

Noi, infatti, non siamo monocordi: abbiamo tante sfaccettature, potremmo dire, secondo la teoria dei Voice Dialogues di Hal e Sidra Stone, che abbiamo tanti sé. Per fare un esempio molto semplice sappiamo essere seri durante un funerale, ma festosi durante un matrimonio. Potremmo essere molto organizzati sul lavoro, e spontanei e rilassati nel tempo libero. Insomma conteniamo moltitudini, per dirla alla Walt Whitman. E così via.

Solo che noi siamo particolarmente affezionati ad alcuni sé, a volte così tanto da dimenticarci degli altri. I quali però continuano a vivere in noi e si esprimono in modi che forse noi non notiamo ma altri sì.

Può anche capitare che ci sentiamo giù di corda, magari viviamo un momento complesso, abbiamo lo sguardo rivolto verso un insuccesso, la nostra autostima non sta benissimo. Ecco che qualcuno vede in noi una forza che in quel momento noi ci siamo dimenticati.

In altri casi scopriamo che una qualità che noi ci riconosciamo, ma che credevamo non fosse notata da nessuno, invece è vista e apprezzata.

Vedersi con gli occhi degli altri a volte può essere shockante, a volte dare solo qualche spunto, ma è sicuramente una possibilità di togliersi i propri occhiali e cambiare prospettiva.

Quindi invito anche te a fare questo semplice esercizio. Scegli qualche persona con cui ti senti a tuo agio. Spiega che stai facendo un esercizio e domanda gentilmente di dirti tre risorse della tua persona. Apriti a ricevere qualsiasi risultato – hey, stai domandando risorse, non difetti! sei in zona protetta – e ringrazia, qualsiasi cosa ti venga risposto.

Ora hai un mucchietto di aggettivi che alcune persone che ti conoscono ti hanno regalato. Te li aspettavi? Come ti senti a riguardo? Cerca di osservare le tue emozioni senza giudicarle. Potresti essere felice, stupito, ma anche incredulo. Osserva se stai accogliendo con fiducia o se dentro di te c’è una voce che ti dice “impossibile, stanno mentendo per farti piacere”. Qualsiasi emozione è la benvenuta, perché racconta una storia. La tua. Riparti da lì.

Se decidi di giocare, racconta  nei commenti com’è andata. Sarai di spunto per altre persone, come sempre accade quando condividiamo.

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