Chissà quante volte ci siamo chiesti quanto peso hanno gli altri sulle nostre decisioni e quanto la paura di essere giudicati influenzi quotidianamente le scelte che facciamo.
“Prima di preoccuparmi del giudizio altrui, voglio seguire il mio essere fino in fondo, cioè voglio vivere libero. Il coraggio di essere felici implica anche il coraggio di essere disapprovati. Quando conquisti quel coraggio, le tue relazioni interpersonali si alleggeriscono all’istante”
E proprio di questo argomento parla “Il coraggio di non piacere”, un libro scritto da Ichiro Kishimi e Fumitake Koga, pubblicato nel 2019 dalla casa editrice Deagostini. Il testo offre al lettore tanti spunti di riflessione con continui riferimenti a Socrate, Platone e alla psicologia di Alfred Adler.
Il filosofo Kishimi e il giovane Koga, passano cinque lunghe notti a parlare di felicità, di senso della vita, di relazioni e tanto altro. La conversazione tra il vecchio saggio e il giovane insoddisfatto, sembra riprodurre quel dialogo costante che spesso ascoltiamo dentro di noi tra le parti che ci abitano e si interrogano, analizzano, mettono in dubbio teorie e pensieri per approdare ad una propria visione delle cose. Il tutto parte dalla volontà del giovane di capire come trovare la felicità:
“Prima di tutto precediamo con ordine. Dici che le persone possono cambiare, ma poi ti spingi oltre, affermando che tutti possono trovare la felicità.”
Il giovane, infatti, crede che la felicità sia “un’illusione sfuggente” , il saggio invece ritiene che tutti possono essere felici e che la vita sia meno complessa di quello che il giovane pensa soprattutto per quel che riguarda il desiderio di cambiare che anima molti di noi:
“ Tutti lo desideriamo. Anche io, e sono certo che se lo chiedessimo a chiunque passi per la strada, direbbe la stessa cosa. Ma perché tutti vogliono cambiare? C’è una sola risposta perché non possono farlo. Se fosse facile, le persone non spenderebbero così tanto tempo a desiderarlo. Per quanto lo vogliono, alla fine non ci riescono.”
Per il saggio cambiare è più semplice di quello che crede il giovane ma c’è un segreto ed è racchiuso in una preghiera:
“Dio mi conceda, la serenità di accettare le cose che non posso cambiare. Il coraggio di cambiare quelle che posso. E la saggezza di comprendere sempre la differenza.” Kurt Vonnegut
Arriva un momento che il rischio di non piacere va corso! È una necessita legata alla possibilità di VIVERE e non sopravvivere, alla possibilità di realizzare la propria essenza!
Si Gabriella, hai proprio ragione!! La possibilità di VIVERE e realizzare la propria essenza! Grazie del tuo feedback