Esercizio: trasformiamo le parole!

Leggendo vari libri inerenti tematiche di autoaiuto, crescita personale, counseling e sociali, ho trovato un esercizio che mi è sembrato molto carino, facile e perfetto per il clima che stiamo respirando da mesi.

Mi riferisco ad un clima di paura, dove siamo particolarmente irritabili e sollecitati dai media che danno notizie terrificanti ad ogni ora, o scrivono titoli che da soli sono capaci di suscitare in noi reazioni contrastanti, anche violente, col risultato che l’ansia aumenta, ci arrabbiamo di più, abbiamo la tentazione di voler fuggire da tutto e tutti pur di non sentire.

É facile in queste condizioni perdere il contatto con l’entusiasmo e la fiducia, due energie fondamentali per la qualità della nostra vita.

L’esercizio che ti propongo, dunque, è tratto da un libricino fuori catalogo ormai, intitolato “Esercizi di felicità” di Davide Bregola, ed è un po’ rivisitato in ottica di counseling mediacomunicativo.

Cosa devi fare

Prendi un giornale, un quotidiano, può essere anche online.

Leggi tutti i titoli e, per ciascuno, individua le parole che ti suscitano sensazioni di paura, dramma, ansia, rabbia, angoscia, tristezza e così via.

Per esempio: malattia, morti, povertà, disastro… scegli quelle che risuonano a te.

Scrivile su un foglio, una sotto l’altra.

Quando ritieni di aver finito, scrivi accanto a ciascuna parola un’altra parola. Una parola che si collochi nella polarità opposta.

Prendiamo, sempre come esempio, il termine malattia.

Potresti scrivere: vitalità, benessere, energia… trova la tua polarità, che non deve per forza essere la parola linguisticamente contraria (salute, in questo caso), ma quella che più ti senti sia all’estremo opposto.

Nota se si trasforma qualcosa dentro di te, mentre lo fai.

Scrivilo.

Ripeti questo giochetto ogni volta che ti senti sopraffatt*.

L’importanza di spostare l’attenzione

Spostare l’attenzione per individuare altro ci permette di aprire lo sguardo, di ricordare a noi stessi che esistono tutte le energie oltre alla paura, che comunque ha diritto di esistere ed è lesiva solo se raggiunge volumi troppo alti.

Diamoci il permesso di esplorare energie che ci diano respiro e ci distolgano dalla pesantezza di quello che ci si muove intorno. Altrimenti il rischio è di dimenticarci che esiste altro, che dentro di noi, nell’altro e nel mondo, c’è bellezza, creatività, gioia e tanto amore.

 

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