KAIROS e il tempo che sa accarezzare

Durante l’estate la gestione delle nostre giornate si modifica: ci prendiamo una pausa da alcuni impegni, il caldo ci induce a rallentare e magari a interrompere le nostre routine, se possibile approfittiamo dei nostri giorni di ferie per riposare o fare una vacanza in un posto che ci attira.

In ogni caso i nostri ritmi abituali vengono interrotti, e forse ci rendiamo conto di quanto siano generalmente serrati, di come ci ritroviamo ad incastrare automaticamente le tante attività che portiamo avanti (che sia per lavoro o nel tempo libero), senza neppure ipotizzare un diverso approccio al Tempo

Mi accade sovente, durante gli incontri di counseling, di ascoltare difficoltà legate alla gestione del  tempo: scarso dialogo con l’altro, scarse attenzioni ai bisogni interiori, poco spazio ad attività ludiche, insufficiente attenzione all’alimentazione e alle esigenze del corpo, ecc. per mancanza di tempo.

E ci riferiamo solitamente al tempo in senso cronologico e quantificabile: lo scorrere dei minuti e delle ore, che spesso ci travolge, nella ripetitività e nei ritmi frenetici di questa epoca.

Ritmi che difficilmente lasciano spazio per la riflessione, mentre puntano al fare e all’accumulo di esperienze fini a sé stesse.

Potremmo provare a portare l’attenzione all’aspetto qualitativo del tempo, considerando il momento propizio, nel presente, che richiede lucidità e capacità di cogliere l’occasione o il dono di quell’istante.

Magari percepito come tempo Nostro…ovvero basato sulla vera Presenza e sulle percezioni che ne possono conseguire

Riguarda il mondo delle emozioni, dei sentimenti, dei momenti speciali: ottenere un nuovo lavoro,

dare il primo bacio, ricevere il risultato di un esame medico, fare goal, stringere un figlio appena nato, fare un incidente in auto…

Nella mitologia greca troviamo due immagini molto chiarificatrici di queste diverse concezioni del tempo: da una parte Chronos, divinità terribile e potentissima, figlio di Urano e Gea, rappresentato come un gigante che divora i propri figli, ovvero ciò che egli stesso aveva generato, finchè Zeus non lo spodesta.

D’altro canto Kairos è raffigurato come un giovane prestante, nudo e alato, con le ali sulla schiena e ai piedi, con un ciuffo di capelli sulla fronte ma con la nuca liscia (difficile da afferrare una volta che è passato), che regge una bilancia che disequilibra lui stesso con un dito.

Questa divinità ci parla di momenti da cogliere, di belle opportunità, di occasioni speciali, di trasformazione costante, dell’essenza preziosa che trova la meraviglia nei più piccoli dettagli.

Anche una finestra da aprire verso la nostra interiorità. Dalla quale ascoltarci, accudirci e relazionarci con l’altro avrà un senso ben più profondo e significativo

Penso all’esperienza di accarezzare una persona amata o un amico peloso.

Con l’attenzione completamente dedicata a quei gesti, magari ripetuti a lungo, e alle sensazioni ed emozioni che possono emergere.

A come possa diventare una possibilità di scambio intenso, che inizia dal nostro “strato” più esterno, per poi scendere in profondità, per coccolare e prendersi cura reciprocamente.

In un tempo speciale, dove ci sfuggono i minuti e le ore, ma viaggiamo deliziati dalla compagnia di Kairos, per una delle esperienze irrinunciabili che ci sa offrire.

 

 

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Autore: Alessandra Caroli

È counselor relazionale ad indirizzo mediacomunicativo ed educatrice professionale. Per Avalon si dedica da anni ad attività di counseling, tutoring e organizzazione di eventi. Coordina le attività didattiche ed è parte del corpo docente della Scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione. Si occupa di counseling e formazione in contesti pubblici e privati, con un’esperienza decennale in ambito sociale, attraverso progetti di riabilitazione per la disabilità psico-fisica di adulti e bambini e di sostegno alle famiglie. Da sempre ama approfondire la conoscenza di luoghi e culture diverse, unendo quindi il viaggio fuori al viaggio dentro di sé. Con entusiasmo, attraverso la rubrica “Il punto di vista del counselor”, si occupa di sostenere e divulgare questo approccio alla crescita personale e di favorire nel lettore un ampliamento delle prospettive nell’affrontare la quotidianità.

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