L’Albero di Pasqua

Ho sempre pensato che fosse un peccato togliere l’Albero di Natale che con le sue decorazioni e le mille lucine strappa costantemente un sorriso, un moto di allegria e gioia.

Smontarlo è un momento quasi triste. Quest’anno mi sono imposta con me stessa. Perché mai toglierlo? in fondo un abete in casa può rappresentare un arredo  di impatto notevole. Un angolo verde che cattura immediatamente l’attenzione.

Per questo l’ho lasciato.

Mi sono anche chiesta perché Natale sia l’unico periodo dell’anno in cui si vesta la casa a festa, la si decori trasformandola in un mondo magico mentre ogni altro momento dell’anno venga quasi ignorato.

La Pasqua, per esempio, simbolo di rinascita e festa principale per il Cristianesimo, ha tanta tradizione culinaria e dolciaria piuttosto che  decorativa.

Benvenuta Primavera

Eppure, vestire la casa in tema pasquale, rappresenta un benvenuto alla Primavera, un tripudio alla bella stagione che avanza e un inno alla Natura che si risveglia.

Ecco perché ho deciso di trasformare l’abete nell’albero di Pasqua. Tante uova colorate, pulcini gialli, uccellini che escono dal guscio, coccinelle e tante tante farfalle.

Risultato un tripudio di colori, gioia e allegria.

Il Sorriso dentro casa

Quando lo sguardo vi cade, inevitabilmente un sorriso si apre sul viso. E’ impossibile non farlo. Tutti quei colori pastello proiettano immediatamente alla Primavera, ai prati pieni di margherite, ai primi tepori, alle giornate allungate.

La casa assume un aspetto diverso, più fresco e giovane.

L’albero di Pasqua non è una mia creazione. E’ una tradizione che risale al Medioevo sopratutto nei paesi nordici dove, per celebrare appunto l’arrivo della Primavera, si usava ornare le piante con uova e fiori secchi.

Se avete riposto l’abete di Natale, potete realizzare il vostro albero di Pasqua usando un vaso in cui interrare rami di piante primaverili come pesco, melo o ciliegio.

E’ buon auspicio aggiungere un rametto d’ulivo della Domenica delle Palme. I rami debbono essere abbastanza lunghi da permettere gli addobbi che dovrebbero essere fatti lentamente durante la Quaresima.

E le decorazioni? Spazio alla fantasia e alla nostra bambina interiore che può improvvisare  e sperimentare.

Ogni giorno dell’anno può essere un momento speciale per vestire a festa la nostra casa.

È se rendiamo allegro e gioioso l’ambiente esterno inevitabilmente lo facciamo con quello interiore.

“Così fuori così dentro”.

Provate a farlo e se vi fa piacere fatemi sapere come è andata

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