Settembre tempo di Riflessione e Conserve

L’arte delle Conserve.

“Settembre, andiamo, è tempo di migrare”.  Iniziava così una bellissima poesia di Gabriele D’Annunzio, rivolta ai pastori abruzzesi che si apprestavano a compiere il loro viaggio verso il mare e climi più miti. Dopo l’esuberanza dell’estate, subentra, infatti, il tempo del raccolto, del bilancio e dell’ equilibrio. Dopo le vacanze ci prepariamo a riprendere i ritmi lavorativi mentre la Dea Terra che, nella stagione estiva, ha dato i suoi frutti più gustosi, si prepara al meritato riposo.

Le giornate si accorciano e le notti si allungano. Si avvicina il giorno dell’equinozio, Mabon per i Celti: un tempo di equilibrio perfetto tra le due polarità maschile e femminile, con il dì che uguaglia la notte. Demetra, secondo i Grandi Misteri eleusini, rende sua figlia al mondo sotterraneo e mentre Persefone si prepara a scendere nell’Ade, per noi si avvicina il tempo del raccoglimento, dopo l’apertura estiva e del raccolto, occasione per fare un bilancio, dove bilanciare significa portare equilibrio nella propria vita.

Gli animali sono indaffarati a raccogliere le provviste per i mesi invernali, alcune specie migratorie si preparano al grande viaggio, come citava anche D’Annunzio, e anche per noi è tempo di stipare il raccolto nei giusti luoghi. E’ dunque un buon tempo per fare conserve di ogni tipo.

L’Arte di conservare

L’arte di conservare i cibi, inizia molti millenni fa, con gli Antichi Romani che usavano oli e resine per prolungare la vita dei cibi e  prima ancora, nell’Antico Egitto, con l’arte dell’essiccamento.

Fu la natura stessa a spingere gli uomini a trovare dei metodi per preservare il cibo, come citava Franco Emanuele nel volume “Industria delle Conserve”: La frutta  che restava sugli alberi seccava e non perdeva commestibilità..”

Le Conserve Dolci

Un esempio di conserva, tra le più amate, è, certamente, la marmellata che secondo la leggenda, nacque grazie a Caterina d’Aragona che, sposato Enrico VIII, cercò il modo di conservare a lungo il sapore e profumo dei frutti della sua Spagna, inventando la prima marmellata di arance.

Un’altra legenda, cita Maria dei Medici come madre di questo prodotto: indebolita da una carenza di vitamine, la regina inviò uomini a recuperare le pregiate arance siciliane, che per essere conservate al meglio, durante il viaggio di ritorno,  vennero trasformate in una salsa molto densa. Le casse che la contenevano riportavano la scritta “Por Maire ammalate “ ( per Maria Ammalata) formula che con il tempo divenne marmelade.

In verità, al di là delle legende, già nell’Antica Roma,  si usavano metodi di conservazione della frutta, affidandosi alla macerazione del vino, nel mosto o nel miele.

Marmellata, Confettura e Composta

Marmellata o Confettura? o forse si tratta di Composta?

I puristi griderebbe allo scandalo nel sentire chiamare confettura una marmellata e viceversa.

Tra la marmellata e la confettura esiste, infatti, una differenza sostanziale: la marmellata nasce come conserva di agrumi, mentre, per tutti gli altri tipi di frutta, si parla di confettura (da confiture, confettare, ricoprire di zucchero).

Altra cosa è la composta, sempre conserva a base di frutta e zucchero, ma cotta per meno tempo della marmellata o confettura. Nata in epoca medioevale, deve il suo nome al francese compote, dal latino composita, femminile del participio passato, di componere (mettere insieme). Limone, vaniglia, cannella o chiodi di garofano erano le spezie usate per aromatizzarle. Rappresentava ciò  che oggi, definiremmo pre-dessert.

E quindi cosa prepariamo per onorare l’equinozio settembrino? Raccontatemi le vostre scelte, io vi propongo:

Conserva di Zucca, Cannella e Cardamomo

Ingredienti:

  • Zucca :600gr
  • Zucchero di canna 100 gr
  • 1 Limone
  • 1 cucchiaio di cannella
  • qualche chicco di Cardamomo

Procedimento:

  • Tagliare la zucca a cubetti dopo averla privata della buccia, semi e filamenti.
  • Cuocerla a vapore per 40′.
  • Grattugiare la scorsa del limone e spremerne il succo.
  • Travasare la zucca in una casseruola
  • Aggiungere parte del succo di limone, della buccia (non tutta) e lo zucchero di canna
  • Cuocere a fuoco bassissimo, mescolando di frequente, per 40′.
  • Aggiungere ancora il succo di limone rimasto, ancora un pò di buccia di limone (lasciatene ancora un pò), e parte della cannella.
  • Dopo 40′, quando cessa di sbollire, aggiungere la restante cannella, la buccia di limone e qualche chicco di cardamomo.
  • Quindi invasare in un vasetto sterilizzato e con tappo a vite.
  • Chiudete e capovolgete più volte per avere un buon sottovuoto.
  • Quindi sterilizzate di nuovo il vasetto.

e la vostra Confettura è pronta!!

 

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