Eleanor Oliphant sta benissimo

Gail Honeyman, scozzese classe 1972, coltiva il sogno di scrivere fin dai tempi della scuola. Un giorno legge un articolo in cui una giovane donna raccontava che quando non era lei a prendere l’iniziativa organizzando incontri, le capitava di trascorrere il fine settimana da sola senza parlare con nessuno fino al lunedì, quando tornava in ufficio. È così che le viene l’idea di “Eleanor Oliphant sta benissimo”, un progetto al quale si dedica per due anni, ma che, una volta dato alle stampe, si trasforma in un caso editoriale da oltre tre milioni di copie vendute in quaranta paesi.

Eleanor Oliphant ha quasi trent’anni, da nove lavora nello stesso ufficio. In pausa pranzo fa le parole crociate. Sa che gli altri la fissano, sussurrano, girano la testa quando passa, ma lei non ci bada. Dice sempre quello che pensa e sorride. Poi torna a casa e si prende cura di Polly, la sua piantina, che ha bisogno di lei ma lei non ha bisogno di nient’altro perché da sola sta bene, anzi, benissimo. O così credeva … fino al giorno in cui succede una cosa nuova.

“Io esisto, no? A volte ho la sensazione di non trovarmi qui e di essere un frammento della mia immaginazione. Ci sono giorni in cui i miei legami con la terra mi sembrano così labili che i fili che mi tengono fissata al pianeta sono sottili come una ragnatela, come zucchero filato. Una violenta folata di vento potrebbe staccarmi dal tutto, sollevandomi e facendomi volare via come un seme di tarassaco”.

È possibile restare appesi alle proprie certezze come fossero ancore di salvataggio e rifuggire a gambe levate dal cambiamento? Eleanor crede di sì fino a quando nella sua prevedibile esistenza non irrompe la gentilezza con la forza di un ossimoro che le fa desiderare di superare qualsiasi dolore.

Con una voce schietta e divertente, Eleanor racconta della difficoltà di comunicare con il mondo che la circonda e accompagna il lettore in un viaggio a ritroso, che parte da un taglio di capelli per arrivare a sfiorare le corde più intime della sua anima.

Una storia di solitudini che si incrociano e si intessono in una rete che diventa sempre più fitta e capace di sostenere tutti i personaggi.

Un libro sul coraggio di vivere, perché non è mai troppo tardi per imparare a stare bene. Anzi: benissimo!

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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