hennè a tutti i costi?

Tingersi i capelli, soprattutto quando cominciano a spuntarne di bianchi, è un’esperienza comune a tantissime di noi e può capitare anche in giovane età.

Nell’articolo “30 domande sull’hennè” ho già raccontato che l’unica alternativa vegetale alle tinture chimiche, molto inquinanti e anche molto aggressive, se non tossiche (non a caso sono sconsigliate in gravidanza…) è rappresentata dall’hennè e dalle erbe tintorie.

Ma la scelta vegetale per i capelli è adatta a tutte?

A mio avviso, no. Ci sono casi in cui è meglio evitare. Per esempio se:

– avete fretta. I tempi di posa necessari affinché le molecole vegetali colorino sono lunghi. Non meno di un’ora per riflessi leggeri, non meno di due per tingere i capelli bianchi, in generale. L’hennè richiede tempo, il tempo di prendersi cura di sé, una certa ritualità. Nelle due ore in cui si tiene il fango erbaceo in testa, non si deve però per forza stare ferme. Si può leggere, stirare, guardare la tv, chiacchierare al telefono… ma si sta in casa. I tempi si allungano ulteriormente qualora vogliate fare il doppio passaggio hennè rosso/hennè nero per coprire i bianchi ottenendo un colore omogeneo e scuro. Prima di procedere sarà quindi opportuno che vi chiediate se avete la disponibilità di almeno due ore al mese per voi. Chiedetevi anche quanto tempo vi serve, di contro, quando andate dal parrucchiere. A volte non sono tempistiche poi così diverse! Ma sta a voi quindi ripeto: se avete fretta, lasciate stare.

– volete risultati certi. Non mi stanco mai di ripetere che l’hennè non è una scienza esatta. Il risultato varia da persona a persona, a seconda del tipo di capello, del mix che si prepara, del tempo di posa e così via. Difficilmente non dona, perché amalgamandosi col colore di base il risultato è sempre naturale. Ma può piacere o no. Siamo tutte diverse.

– volete evitare qualsiasi tipo di riflesso rosso. Qui è dura. Se ci sono capelli bianchi da coprire, è quasi impossibile. Anche la doppia passata lawsonia e indigo, che scurisce tantissimo, alla luce farà trasparire un minimo bagliore rosso. D’altra parte, senza quel colore, i bianchi non si coprono.

– volete schiarire. Qualsiasi tipo di schiaritura, che siano colpi di sole o colorazioni più chiare dei capelli, non si possono ottenere in modo naturale. Nessuna erba ha potere schiarente.

– siete bionde naturali e volete diventare nero corvino. Non fate mai l’indigo (indigofera tinctoria) sui vostri capelli, se non volete ottenere riflessi verdi! Potreste tentare il doppio passaggio rosso/nero, ma non garantisco i risultati. In generale, ottenere nuance molto diverse dalle proprie è rischioso quando si parla di colorazioni vegetali.

Se avete letto questi punti e vi riconoscete tra coloro che “l’hennè non fa per me”, potrebbe capitarvi di sentirvi in colpa.

Potreste sentire una voce che vi dice qualcosa come “hai visto? per colpa della tua vanità continuerai ad utilizzare sostanze poco raccomandabili e nuocerai a te stessa e all’ambiente”!

Il fatto è che quella voce è quella del critico interiore 1)Hal e Sidra Stone, “Il Critico interiore”, Macroedizioni, che abita in ciascuno di noi e che ha come compito quello di proteggerci dicendoci le cose peggiori, prima che lo facciano gli altri. Un genitore con buonissime intenzioni, ma un po’ apprensivo insomma! Più abbiamo a cuore certi argomenti, come benessere interiore, armonia, ambiente, animali, eccetera eccetera, e più lui si incarna nel cosiddetto “critico olistico”, che ci rimprovera specificamente su questi argomenti.

Il fatto è che ciascuno di noi fa ciò che può e che sente. Come in tutte le cose, la virtù è nel mezzo. Allora, se proprio decido che l’hennè non è cosa per me, posso comunque fare tanto altro per me e per il pianeta. Posso scegliere il resto dei miei cosmetici tra quelli ecologici, limitare l’uso dell’auto, chiudere il rubinetto quando mi lavo i denti, fare il pane in casa, comprare a km 0… ciascuno di noi troverà il modo di rendere più leggero il suo passo sulla Terra e non sarà una tinta al mese a vanificare tutti i nostri sforzi, giusto?

Inoltre il bell’essere contempla il fuori e il dentro. Avere una condotta “eco” irreprensibile e poi non piacersi allo specchio, o essere sempre tristi e sentirsi deprivate, certamente non gioverebbe alla nostra serenità ma farebbe di noi persone magari giudicanti, lamentose, molto ritirate o molto aggressive, impedendoci di occupare quella sana posizione di centro da cui contemplare tutte le possibilità per poi sentirle, soppesarle, riconoscerle come parimenti dignitose, ed infine scegliere.

Se avete quindi deciso per la tinta artificiale, nel prossimo articolo darò alcuni suggerimenti per curare in modo naturale i vostri capelli, minimizzando dunque l’impatto della chimica non amica contenuta nelle tinte.

Nel frattempo, come al solito, mi fa piacere ascoltare le vostre esperienze nei commenti. Vi aspetto 🙂

 


Foto da www.photl.com

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Note   [ + ]

1. Hal e Sidra Stone, “Il Critico interiore”, Macroedizioni

0 thoughts on “hennè a tutti i costi?

  1. Raffaella

    Grazie Barbara per quest’articolo! Ho fatto l’hennè per anni -mi piace da impazzire, ma ora ha scurito troppo i miei capelli e sembra che il colore non prenda più. Sono stata combattuta per mesi sul se fare o no la tinta chimica….mi sembrava di buttare al vento 2 anni di cura responsabile dei capelli! Ma, come dici tu, è inutile tenere un comportamento eco se poi non ci si piace…quindi tinta sia, anche se sceglierò la meno dannosa! Aspetto il tuo articolo successivo 😉

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  2. Francesca

    Sono una grande fan dell’henné. Ho fatto tinte chimiche per parecchi anni, da quando ne avevo 16 circa, all’inizio per cambiare il colore dei miei capelli, poi anche per necessità dato che intorno ai 20 anni hanno iniziato a presentarsi i primi capelli bianchi. Poi quasi 3 anni fa mi sono convertita all’ecobio e ho avuto le prime esperienze con l’henné, positive fin da subito sia per la resa del colore (adoro il rosso!) e sia perchè rende i capelli più corposi.
    Non nego che due mesi fa ho tentato lo shatush casalingo, armata di ossigeno e decolorante… E’ stato un po’ traumatico soprattutto per l’odore terribile che non ricordavo più, essendo abituata all’henné da più di due anni, e per questo nonostante il risultato mi sia piaciuto molto non credo che ripeterò l’esperienza molto presto..
    Comunque adesso di capelli bianchi ne ho parecchi (ho 29 anni), e quando mi capita di non avere tempo per fare l’henné uso una tinta senza ammoniaca e non permanente in modo da danneggiare i capelli e l’ambiente il meno possibile.

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  3. valentina

    io adoro l’hennè..scelgo sempre una giornata in cui non devo uscire e mi dedico ben più di due ora…adoro il colore che lascia e accorgermi quanto fa bene ai capelli non ha prezzo.
    Ho apprezzato il tuo punto di vista,l le posizioni estremiste sono nocive a parer mio in tutti i campi, anche in ecologia o altro..io per ora che di capelli bianchi ne ho davvero pochi continuerò con l’hennè,..ma non garantisco che lo farò a 50 anni!!!dipenderà dai risultati che riesco a ottenere…
    grazie per l’articolo davvero interessante

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  4. elena

    Mi sono sempre chiesta quale tipologia di tinta sarebbe la meno dannosa per capelli e ambiente, anche se molte dicono “senza ammoniaca” credo che ci sia comunque un corrispettivo simile con un altro nome 🙂 non so se abbia più senso fare un tono su tono dovendolo rifare spesso o una tinta… sempre parlando di prodotti da supermercato o erboristeria (tinte vegetali)…Grazie!

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    1. Barbara Righini

      Ciao Elena, i prodotti per tingere i capelli bene o male sono tutti molto impattanti. Cercherei quelli senza resorcina e parafenilendiammina, più che senza ammoniaca (quando non c’è lei, c’è di peggio solitamente…). Se fare più spesso un riflessante o meno spesso una tinta, beh, è una scelta individuale che prevede una valutazione dei propri pro e contro personali 🙂

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  5. paola

    Ciao Barbara, pima di tutto complimenti! Per il blog e tutte le utilissime informazioni che fornisci su svariati argomenti. La vita mi sta portando sempre più verso una scelta naturale in tutti i campi. In questo caso sono approdata qui dopo giorni di ricerche sull’henné e tutte le possibili alternative per tingermi i capelli senza avvelenarmi. Ho imparato tantissimo, ma sto ancora studiando e per farla breve avrei qualche domanda. Hai scritto che con l’hennè è possibile tingere i capelli bianchi solo di rosso o di biondo. Ora, io ho capelli di un castano medio chiaro molto cenere, che purtroppo sto tingendo da un po’ di anni per coprire i bianchi con una tinta senza ammoniaca, resorcina ecc… Mi chiedevo: se faccio un “henné” biondo e i bianchi si coprono e poi ci faccio sopra un henné castano, cosa succede? Ho qualche speranza che il castano prenda almeno un po’ sui bianchi visto che sono stati già colorati di biondo? Non ho molta simpatia per i riflessi rossi e quindi vorrei limitare il più possibile la lawsonia…:/ Spero che tu possa aiutarmi, intanto io leggo e leggo, ma ancora nn mi decido a sperimentare! Ovviamente le mie domande sono rivolte anche a tutte le espertissime che ti leggono 🙂

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    1. Barbara Righini

      Ciao Paola, grazie mille dei complimenti 🙂 Per quanto riguarda la tua domanda, rispondo quello che ho già scritto: l’hennè non è una scienza esatta e il miglior modo per scoprirne le potenzialità è… provare 🙂 Buoni esperimenti, attendo notizie su com’è andata!

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      1. Paola

        Grazie per la risposta! Accidenti lo avevo capito che devo buttarmi… Ti farò sapere sicuramente. Ad ogni modo ho pensato che vale la pena rischiare qualche riflesso indesiderato, piuttosto che continuare a mettere sostanze tossiche sui capelli:)

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