La tua chiave per la felicità

Per accedere alla tua felicità, ricorda che la felicità è un diritto-dovere. Implica infatti che tu ti impegni a star bene e questo passaggio non è così scontato. Purtroppo pare che molto del nostro impegno sia dedicato a rimarcare cosa non va nella nostra vita. A guardare il bicchiere mezzo vuoto, a sminuire il valore di ciò che siamo e possediamo, dimenticando che abbiamo comunque investito energia e risorse per ottenere i risultati finora conseguiti.

Cosa ci rende infelici?

  1. Il senso di perdita
  2. La mancanza di autostima
  3. Un cattivo rapporto con il nostro corpo
  4. I compromessi
  5. Le cattive relazioni
  6. Una visione pessimistica della realtà
  7. La malattia, che spesso è la conseguenza di quanto già elencato

 

Il senso di perdita è la paura di non poter fermare le situazioni, soprattutto in senso affettivo. Il timore cioè che l’amato ci abbandoni, giudicando altro più attraente di noi. Si verifica in qualsiasi genere di rapporto viviamo. Riguarda prima di tutto le persone che reputiamo importanti, poi si riflette sulle cose che possediamo e lo status conseguito. In linea generale potremmo dire che il senso di perdita simboleggia il nostro terrore della morte. Tendiamo a conservare ostinatamente, dimenticando che ogni cosa in natura si trasforma e segue l’iter di un normale ciclo. Niente resta immutato, a partire dai sentimenti

 

La mancanza di autostima è proporzionale alla dimensione della nostra autocritica. Più sviluppiamo un atteggiamento normativo e rigido rispetto certi parametri, più ci sentiremo carenti. Inseguire un ideale di perfezione è fuorviante. Possiamo invece partire dal considerare che nulla è irreparabile e che possiamo sempre migliorare, se davvero ne abbiamo l’intenzione. Si tratta di valorizzare le qualità che di noi ben conosciamo per costruire semplicemente l’idea di una buona base di partenza. Gli obiettivi sono chiari rispetto alla crescita, ma se continuiamo a guardare quanto è lunga la strada per conseguirla, dimenticheremo quanti passi abbiamo fatto. Occorre quindi saper guardare indietro con amore, per essere consapevoli del nostro progredire

 

Il nostro corpo è la prima casa che abitiamo. Vorresti vivere in una casa trascurata e scomoda? A nessuno piacerebbe. Il senso di casa è ciò che struttura le nostre radici e ci rende sicuri nel mondo. Spesso, invece, del corpo osserviamo i difetti e non consideriamo la sacralità. Il corpo non è un’immagine fine a se stessa, quindi. Ma la culla in cui cresce e si espande la nostra ricchezza interiore, che si confronta con la vita su un piano materiale. Quando ne diventiamo consapevoli, il corpo da casa diventa tempio

 

I compromessi sono la negazione dei valori che avvertiamo come nostre leggi interiori. Puoi scegliere liberamente il tuo stile di vita, ma c’è una soglia che non puoi attraversare in maniera disattenta, perché ne paghi un prezzo significativo. Ogni volta infatti che il nostro agire non tiene conto dei valori che riconosciamo, perdiamo una parte di noi e compromettiamo il limite che ci contiene. Significa che saremo portati a ricommettere la stessa imprudenza, dimentichi del senso di dignità e di integrità. Diverso è invece mediare, che significa trovare un punto di incontro tra noi e l’altro nel rispetto dei reciproci bisogni e principi

Le cattive relazioni sono il nostro veleno quotidiano. Nascono molto spesso dal desiderio di cercare amore e conferme, ma tendono a riprodurre proprio la dinamica di non amore che abbiamo vissuto da bambini. Più cerchiamo amore, più riproduciamo la nostra originaria ferita e ci infiliamo in situazioni di sofferenza. Se vuoi amore, impara ad essere autonomo affettivamente. A pensare che prima di ogni altra persona, sei tu a dover provvedere a te stesso, volendoti bene e imparando a prenderti cura di te

 

Spesso consideriamo il pessimismo come una strategia di difesa che ci prepara ad eventuali delusioni e dolori. In altri termini pensiamo ci aiuti a prevenire il peggio. In realtà, quando la tua attenzione si catalizza preponderantemente sui disagi e sui difetti, stai avendo una visione alterata della realtà, quanto meno ne scorgi una dimensione parziale. Perdi quindi la tua lucidità, che è indispensabile ad aprire nuove prospettive, a trasformare le emozioni pesanti e a creare strategie efficaci al conseguimento dei tuoi obiettivi. Tendi in quei casi a cullarti in una situazione di deprivazione, che giustifica il tuo vittimismo e ti immobilizza, perché ti persuade che non c’è nulla da fare. Il tuo entusiasmo si spegne, come la tua creatività. Creatività ed entusiasmo sono invece una panacea. La nostra opportunità di realizzarci

 

La malattia è la risposta a quanto già elencato. È sul piano materiale la concretizzazione di un forte disagio interiore. Di fatto ciò che portiamo sul corpo equivale a ciò che viviamo interiormente. Ma spesso lo ignoriamo, negando il principio di essere UNO e non fatti a compartimenti stagni. Nessuno vorrebbe ammalarsi. Eppure è una condizione intrinseca alla natura umana. L’uomo perfettamente sano è solo sulle pagine dei libri di anatomia. Allora cosa farsene della malattia? Per quanto difficile, un’opportunità di dialogo con noi stessi, un percorso evolutivo

L’utilità di fare una lista costituisce la possibilità di una riflessione. A volte potremmo veramente semplificare il nostro approccio alla vita e trasformarla, imparando a guardare ogni situazione dalla prospettiva della risorsa. Piuttosto che tentare malamente di anticipare le delusioni, vivendo in una continua mestizia di colore grigio, potremmo imparare a godere di ogni momento. Che ne pensi? Ti va di fare questo gioco? Prova, a partire da adesso, a scorgere che ogni condizione, anche quando difficile, cela per te un dono, comprendendo che la realtà è quella che tieni negli occhi, che cambiando la tua visione della realtà, la realtà cambia

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0 thoughts on “La tua chiave per la felicità

    1. Zuleika Fusco Post author

      un piacere, cara Silvia, l’attenzione che persone come te mi dedicano. una gioia la condivisione. ti ringrazio e ti abbraccio

      Reply
  1. sonia

    Anch’io sono entusiasta di tale condivisione e dei buoni propositi che ci rimandi….. IN PARTICOLARE QUESTA NEWSLETTER PER ME è DA INCORNICIARE . uN ABBRACCIO

    Reply
    1. Zuleika Fusco Post author

      grazie del rimando, carissima! lieta di portarti buoni input! 🙂 un abbraccione e tanta buona energia

      Reply

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