Quando i capelli cadono…

Sta per cominciare la stagione della caduta dei capelli, che, secondo la mia parrucchiera, va da giugno a dicembre. Quando me lo disse ci riflettei su e dovetti concordare che durante i mesi invernali i capelli cadono molto meno. Un rapido sondaggio tra amiche mi confermò la stessa cosa.

Capisco quindi come mai le lozioni per il cuoio capelluto si vendano molto di più nei mesi estivi e fino all’autunno!

Ma ne abbiamo realmente bisogno?

In realtà, ogni giorno in testa abbiamo circa un 10% di capelli pronti a morire. Anche loro infatti seguono i cicli naturali che portano ad una nascita, crescita, maturazione e morte, per cominciare con una nuova crescita.

Vediamo in dettaglio. I capelli nel loro sviluppo attraversano quattro fasi (sì, come le fasi lunari e sì, come il ciclo femminile…):

1 . Fase Anagen: è il periodo della crescita attiva, che può durare dai due ai sei anni. In questa fase il capello, appunto, cresce e si allunga.

2. Fase Catagen: è la fase della regressione o quiescenza, e dura una o due settimane. In questo periodo il capello cessa di crescere e poco alla volta si separa dal bulbo, che è un po’ la sua radice.

3. Fase Telogen: il capello ha cessato il suo ciclo vitale, e cade.

4. Ritorno alla fase Anagen: si forma un nuovo capello e il ciclo ricomincia.

La prima fase è propria di un buon 90-95% dei nostri capelli. Quindi possiamo considerare assolutamente normale una perdita quotidiana di 100/180 capelli al giorno. Durante la stagione calda sembrerebbe che ne perdiamo di più, ma probabillmente è solo che abbiamo più capelli arrivati contemporaneamente alla fase telogen.

Quando quindi è il caso di preoccuparci? Quando vediamo che non nascono nuovi capelli per rimpiazzare quelli persi. Può succedere per squilibri ormonali, gravi stress, assunzione di medicinali, dopo l’allattamento. Se notiamo un diradamento, allora è probabile che la caduta non sia nella norma, ma vada oltre.

Va detto che, una volta che il bulbo si atrofizza, purtroppo quel capello è perduto… lo sa bene chi ricorre a trapianti di capelli.

Ma si può comunque aiutare a stimolare la crescita su quei bulbi che non sono atrofizzati, ma solo indeboliti. Esistono lozioni naturali a base di oli essenziali ed erbe appropriate, che hanno la funzione di attivare il microcircolo del cuoio capelluto, come peperoncino, rosmarino, achillea. Una formula ben fatta può davvero aiutare una ripresa spontanea della crescita.

Conoscendo questo processo, potremo finalmente rilassarci, sapendo che la caduta entro un certo limite è qualcosa di assolutamente naturale, che ci appartiene e fa sì che ci rinnoviamo, così come accade a tutte le cellule del nostro corpo giorno dopo giorno.

Avremo anche appreso che nessuna lozione può riportare in vita ciò che è morto, e potremo rivedere le nostre spese in materia di prodotti anticaduta. Potremmo anche cogliere l’occasione per guardarci con occhi nuovi rivedendo il nostro look, ricordandoci che l’uomo calvo ha più di un’estimatrice e che il capello cortissimo su molte donne risulta decisamente sexy.


Caduta dei capelli: cosa fare? dott.ssa Paola Ponzo, Kosmetica, sett. 2013

Dermatologia cosmetologica, Leonardo Celleno, ed. Tecniche Nuove 2008

 

Foto da www.photl.com

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