Scegliere un cosmetico a partire dall'INCI

Prima di addentrarmi nel mondo della cosmesi ecologica, ero solita compiere i miei acquisti di bellezza partendo dalla lettura delle confezioni. Se sulla scatola c’era scritto “naturale”, o “alle erbe”, allora ero tranquilla e sceglievo con soddisfazione.

Poi, ormai tredici anni fa, ho imparato che più importante delle descrizioni, che certo hanno il loro peso, ma sono elaborate molto spesso secondo criteri di marketing più che di corretta informazione al cliente, è l’elenco degli ingredienti del prodotto.

Ogni cosmetico venduto in Unione Europea, infatti, deve riportare la sua composizione in etichetta. Tale composizione è scritta con una nomenclatura standard apposita, denominata INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).

La nomenclatura INCI non è facile da capire nell’immediato, tuttavia può fornirci una serie di informazioni preziose quando stiamo valutando un acquisto.

Alcuni punti fermi che possiamo ricordarci facilmente sono:

– l’INCI è in ordine di quantità. Il primo ingrediente che troviamo è quello contenuto in percentuale maggiore, e così via, sino alle sostanze presenti dallo 0,1% in giù, che possono essere indicate in ordine sparso;

– gli ingredienti vegetali sono indicati con il nome botanico della pianta, che è in lingua latina. Possiamo riconoscerla facilmente anche se non abbiamo frequentato il liceo, data la sua assonanza con la lingua italiana, quindi cercando il latino nell’elenco possiamo renderci conto se gli estratti vegetali dichiarati in etichetta sono presenti in quantità discreta oppure se sono usati come claim solo per attirare l’attenzione.

– il resto delle sostanze è indicato con il nome chimico inglese. Qui cominciano le difficoltà. Ci sono tuttavia alcune dritte per evitare almeno le sostanze più inquinanti. Per esempio, tutti i siliconi hanno nomi che terminano con -one. I petrolati a volte sono presenti proprio come “petrolatum”: più chiaro di così! Altri consigli su cosa evitare li trovate qui e anche qui.

Una volta che entriamo nel mondo dell’INCI, poi diventerà sempre più facile ricordarsi cosa ci piace e cosa invece non desideriamo mettere a contatto con la nostra pelle, o riversare nei fiumi. Potremo allora supporre di capire tutto di un prodotto solamente partendo dall’INCI. A questo punto dobbiamo però fare un po’ di attenzione, perché in realtà l’INCI può dirci tantissime cose, ma non può dirci tutto.

Cosa non possiamo sapere dall’INCI?

Spesso sapremo poco sulla texture. Infatti, gli ingredienti sono sì in ordine di percentuale, ma non sappiamo comunque i numeri esatti di tale percentuale. Possiamo perciò avere INCI molto simili, che nascondono percentuali di oli e acqua variabili, dando luogo a texture diverse.

Insomma, la mia crema ungerà molto o poco? Tranne che in rari casi, per la mia esperienza è molto difficile da stabilire con precisione assoluta. Ho provato creme “nutrienti” che in realtà erano leggerissime, e creme per pelli miste che risultavano altresì molto pesanti.

Un altro fattore imprevedibile a meno di non aprire la confezione e annusare, è il profumo. Sia che la fragranza sia di sintesi, sia che derivi da oli essenziali naturali, il risultato finale si può scoprire solamente all’atto pratico. Anche se l’etichetta riporta “al profumo di arancio”, ci sono tantissimi modi per declinare l’arancio e il nostro naso ha esigenze tutte proprie

Infine, ciò che l’INCI non ci dice riguarda la qualità delle materie prime utilizzate. Di solito viene posto un asterisco accanto ai vegetali da origine biologica, ma anche in questo caso c’è vegetale e vegetale. Il prezzo, una certificazione, e garanzie espresse dall’azienda produttrice possono aiutare in questo senso.

 

 

 

 

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0 thoughts on “Scegliere un cosmetico a partire dall'INCI

  1. Miriam

    Cara Barbara, da quando qualche anno fà ho scoperto per caso il tuo sito la mia vita è cambiata… cercavo già di stare un po’ attenta ai prodotti che usavo, ma grazie a te ho scoperto un mondo nuovo.
    Ora sono più consapevole e felice perché “so cosa mi spalmo” e anche il mio corpo ringrazia… mai avuto pelle e capelli così belli e sani.
    Spero vivamente che sempre più persone si rendano conto che si può essere “naturalmente belle” in tutti i sensi… grazie mille a te per il lavoro che fai e per il tuo modo chiaro e semplice di comunicare, continua così!!!

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  2. Monica

    Cara Barbara, ho deciso che userò questo articolo per una lezione a scuola sulla chimica dei cosmetici. Grazie 😉

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  3. Barbara Righini

    Care Miriam e Monica, grazie per il vostro apprezzamento che mi coccola veramente e mi stimola a continuare a fare al meglio il mio lavoro, che è anche la mia passione. Grazie anche perchè state portando questi semini in giro, in modo che nuovi germogli di consapevolezza nascano intorno a voi. Vi abbraccio.

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  4. Giovanna

    Ciao Barbara,

    Da quando mi sono interessata al bio sono diventata una tua fan 🙂 hai una maniera di scrivere e trasmettere la tua passione che è impressionanate! mi piaci tanto! e mia mamma è una tua cliente assidua quando scende a pescara…io vivo a Bruxelles e i prodotti li compra mia madre e poi me li spedisce..altrimenti come farei senza il j’aloè 😉
    Mi piace tenermi aggiornata sul mondo bio..e nel frattempo cerco di prenderne spunto per creare delle cremine naturali ed efficaci. Credo davvero che sia fondamnetale sapere cosa compriamo e con cosa nutriamo il nostro corpo…se penso che fino all’anno scorzo acquistavo la nivea mi vengono i brividi!
    Grazie per il tuo lavoro!

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