Uscire, riconnettersi

Valle dell'OrfentoGiugno sta trascorrendo vedendoci impegnati a recuperare il ritmo di vita sospeso durante i mesi di quarantena.

Certo, la situazione non è ancora alla normalità e quindi possiamo facilmente sentirci un po’ straniti, stanchi dall’uso di mascherine, igienizzanti e distanziamenti vari.

E’ importante in questo momento prenderci cura di noi più del solito, assecondando il nostro sentire e modulando il nostro reinserirci nel mondo con i nostri tempi.

C’è qualcosa però capace di rasserenare, di calmare e di donarci un pieno di energia: la natura.

Siamo privilegiati a vivere in un Paese dove possiamo facilmente raggiungere meraviglie paesaggistiche senza eguali. Che siano boschi, laghi o il mare, in ogni regione abbiamo la possibiità di fare un’immersione di naturalezza e goderci l’ossigeno, i colori, i rumori che l’ambiente ci offre.

Come si fa, potresti chiedere, a lasciare a casa i pensieri ossessivi, l’ansia, e tutto lo stress? Chi assicura che, pur cambiando luogo, non li portiamo con noi?

Sono sicura che anche tu, almeno una volta, hai pensato “devo staccare”. Questo è quello che la natura ci offre: staccarci da noi, dalle nostre pesantezze quotidiane. Ma non può succedere senza vederci attivi in questo.

Intendo dire che è richiesta la nostra presenza, e che questa possiamo ottenerla assecondando i nostri sensi.

Concentriamoci quindi sui colori del paesaggio – il verde è notoriamente un colore rilassante – e osserviamo come cambiano quando passa una nuvola o trascorrono le ore. Ascoltiamo che suoni ci sono intorno, forse sentiremo uccelli cantare, forse i grilli o le cicale, oppure il meraviglioso rumore dell’acqua che scorre o delle onde che si infrangono. Diamo spazio al tatto, sentiamo il vento sulla pelle, le variazioni di temperatura, se ne abbiamo la possibilità bagnamoci, godiamo della temperatura dell’acqua e della sensazione che ci produce, qualsiasi essa sia.

Potrebbe non essere subito semplice, la mente è molto veloce ad intervenire e distrarci, ma noi sappiamo che è normale, e riportiamo l’attenzione al corpo, con dolcezza. Poco alla volta i nostri pensieri, da protagonisti, resteranno in sottofondo, permettendoci di assaporare la bellezza che ci stiamo regalando.

Potresti aver voglia, in quel momento, di posare le mani sul cuore e ripetere “sono viva/o, sono qui. Grazie per questa giornata. Grazie corpo che mi accompagni. Grazie natura: sono parte di te e sei parte di me“.

Se sei in compagnia, sarebbe bello estendere questo modo di sentire anche all’altro, in modo da rendere tutto più piacevole e rasserenante, evitando di parlare di argomenti di discussione quotidiana (come ad esempio il coronavirus!) e scoprendo un modo diverso di stare insieme.

I “bagni di natura” sono una strategia di bell’essere decisamente potente e, forse, sottovalutata. Tu cosa ne pensi? Sei d’accordo, l’hai sperimentato, o non è qualcosa che prendi in considerazione?

Come sempre i commenti sono a tua disposizione, se vorrai condividere il tuo sentire con tutti noi.

 

 

 

 

 

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