La pupa e il cavallo: dama e cavaliere nella tradizione pasquale

La pupa e il cavallo di Pasqua hanno  origini lontane, da ricercare nelle antiche tradizioni pagane molto diffuse nella nostra Penisola. A testimoniare tale paganità, la presenza delle uova sode nell’impasto, che in numero di due, rappresentavano i fertili testicoli nella versione destinata ai maschietti. il CASTELLO o i seni nella versione destinata alle femmine – LA PUPA.

Proprio nella versione femminile le due uova erano spesso sostituite da uno solo, posto nel “grembo” , a sottolineare l’augurio di fertilità.

Nel lontano 800, la Pupa e il Castello diventato  Cavallo, erano preparati  per la festa di fidanzamento ufficiale degli sposi.

Era il dono che ci si scambiava al momento della presentazione ufficiale alle famiglie. Un segno di consenso e approvazione all’unione dei due futuri sposi: il cavallo per la famiglia di lei e la pupa per quella di lui.

Un secondo percorso li riconduce alla tradizione Cristiana della Pasqua e della Resurrezione. I dolci, si narra, simboleggiano  il momento dell’ultima cena e del pane spezzato, atto di amore e di solidarietà compiuto da Cristo.

In ogni caso, sono diventati i dolci per eccellenza della tradizione abruzzese durante le festività Pasquali e sopratutto, i dolci  da regalare ai bambini d anche se con una inversione di ordine: alle bambine la Pupa e ai maschietti il Cavallo, nella costante sottolineatura della differenza di genere.

Ma è l’origine pagana che colpisce, oggi, il mio sentire, con quel messaggio sulla dama e sul cavaliere che necessitano l’uno dell’altro per una completezza. Metafora meravigliosa della energia maschile e femminile che abitano in ciascuno di noi e che con le loro peculiarità ci permettono di agire (maschile) e di intuire (femminile) e ci raccontano dell’assoluta intercambiabilità dei due aspetti, in termini d’importanza. Senza l’intuito non si ha la direzione di dove andare e agire, ma senza la capacità di agire l’intuito non è sufficiente a farci percorre la strada avvistata.

Nelle più semplici tradizioni, che hanno accompagnato la nostra infanzia, si celano, da sempre i messaggi e le verità più importanti. Riscoprirle e onorarle può solo regalarci un profondo benessere.

Facciamo, allora, in questo momento, un atto psico -magico, regalando a noi stesse e ai nostri partner questi fantastici dolci della tradizione, riproponendo, però, l’antico ordine: il Cavallo a noi e la Pupa per loro, a ricordare che in ognuno è presente l’altra parte.

Ricetta della Pupa/Cavallo

Ingredienti:

  • 100 gr di mandorle
  • 150 gr di zucchero
  • 300 gr di farina
  • 2 uova
  • scorza di limone grattugiato
  • 10 gr di lievito per dolci
  • 30 gr di burro
  • 50 gr di latte e 50 gr di olio di semi.

Procedimento:

Tritare le mandorle con lo zucchero, disporre la farina a fontana e aggiungere le uova, le mandorle con lo zucchero, la buccia di limone, il lievito setacciato, l’olio, il latte. Lavorare fino ad ottenere un impasto compatto, lasciare riposare 15 minuti, mettere l’impasto sulla carta da forno con cui abbiamo foderato la teglia e iniziare a dargli la forma di una pupa o cavallo. Guarnire con le codine colorate o gocce di cioccolata e cuocere a 180° per circa 20/25 minuti.

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