Tutto chiede salvezza

Da sempre letteratura e cinema  sono connessi tra loro, non solo perché entrambi consentono di immedesimarsi in  nuove vite o tuffarsi in mondi straordinari ma anche perché i romanzi sono un’incredibile fonte di ispirazione per il mondo del cinema e della televisione. E come spesso accade, dopo aver letto un libro che ci è piaciuto molto, nasce il desiderio di vedere la produzione cinematografica che ne deriva come a voler “leggere” nuovamente il libro sperando di aggiungere nuove emozioni.

In questo periodo c’è una serie tv tratta dal libro “Tutto chiede salvezza” che sta avendo lo stesso successo che ha avuto il romanzo, scritto da Daniele Mencarelli edito da Mondadori nel 2020, vincitore del Premio Strega Giovani 2020 e finalista al Premio Strega 2020, al premio Viareggio-Rèpaci 2020 e  al Premio Wondy per la letteratura resiliente 2021.

Il libro autobiografico racconta la settimana che Daniele, all’età di 20 anni,  ha vissuto nella stanza di un ospedale psichiatrico per un TSO a seguito di una notte di sballo e scatti d’ira.

E in questi sette giorni Daniele, incomincia il suo viaggio interiore tra  interrogativi, dubbi, paure, scoperte illuminanti e messaggi di speranza. Un viaggio che non fa da solo. A fargli compagnia ci sono 5 uomini inquieti i cui mondi sono costellati da manie ed ossessioni.

Ed è proprio la presenza di anime fragili come la sua, a far nascere il desiderio di non voler più tornare nel mondo.

Perché, solo lì dentro:

 “è la prima volta in cui posso parlare la mia stessa lingua senza che qualcuno si spaventi o rimanga inorridito”.

Daniele seppur rinchiuso, si sente libero di poter essere veramente se stesso, sente che in quella stanza  non deve più mentire e può lasciar cadere le maschere che ha portato nel suo quotidiano, fuori da lì.

E scopre anche quanta bellezza può nascere da ogni incontro, anche da quelli che non avremmo mai pensato di fare:

“Quei cinque pazzi sono la cosa più simile all’amicizia che abbia mai incontrato, di più, sono fratelli offerti dalla vita”.

Il romanzo è il percorso di crescita e la richiesta continua di essere salvato di un giovane ragazzo, troppo sensibile per restare solo a guardare la vita. Ma la sua salvezza sarà più semplice di quello che si pensa, l’umanità, l’amicizia, l’amore e la capacità di  Daniele di perdonarsi e lentamente accettarsi per quello che è, scoprendo una grande risorsa: affidare ai versi e alla poesia la salvezza dell’anima.

Attraverso il romanzo, l’autore salva se stesso e tutti quelli che nel dolore hanno saputo prendersi per mano.

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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